Marco Varvello è il giornalista di casa Rai che da anni segue tutti gli avvenimenti principali che avvengono in Gran Bretagna. Nato l’8 luglio del 1959 in quel di Vigevano, in provincia di Pavia, si è laureato in filosofia presso l’università Statale di Milano, e prima di lavorare per la tv pubblica ha collaborato con La Notte e il Giornale, quando il direttore era Indro Montanella. L’approdo in Rai è avvenuto di preciso nel 1987, e inizialmente è stato conduttore del TG Regionale della Lombardia, quindi caposervizio al TG1, prima alla redazione economica, poi agli esteri, e oggi è corrispondente dal Regno Unito.



Nel corso della sua lunga carriera giornalista ha condotto anche le edizioni del TG 1 delle ore 13:30 e 17, quindi è stato inviato dagli Stati Uniti e curatore de Il Fatto di Enzo Biagi (1995/97). Oltre alla carriera da giornalista, Marco Varvello è noto anche per i suoi libri, a cominciare da Dimentica le Mille e una notte, storie di matrimoni forzati nell’Inghilterra di fine millennio, edito da Rizzoli, che nell’edizione francese ha ottenuto il Premio letterario Ado-Lisant di Lille-Bruxelles. Per Mondadori, invece, ha pubblicato nel 2019 il libro Uscita del Regno Unito dall’Unione europea – Brexit Blues, incentrato appunto sulla decisione della Gran Bretagna di lasciare l’Unione Europea, con in particolare un focus sul possibile impatto della Brexit sulle persone e le famiglie.



MARCO VARVELLO: I SUOI SERVIZI PIU’ NOTI E LA MOGLIE FILOMENA CAMPUS

Fra i suoi servizi più noti si ricordano la scomparsa della compianta Lady Diana, morta la sera del 31 agosto del 1997, ma anche l’esperienza al governo di Tony Blair e l’attentato alla metropolitana di Londra nel 2005, anno in cui ha ottenuto la doppia cittadinanza, italiana e britannica.

Marco Varvello vive a Londra ed è sposato con Filomena Campus, cantante jazz che ovviamente risiede nella capitale inglese assieme alla sua dolce metà. Originaria della Sardegna, la moglie del giornalista Rai è la fondatrice della compagnia Theatralia. Vincitrice del Premio Maria Carta (2009) e Premio Navicella (2015), nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro di Cleveland Watkiss, Rowland Sutherland, Jackie Walduck e Byron Wallen, ed è solita partecipare ai più importanti festival jazz di tutto il mondo.