Mare fuori 4, Artem Tkachuk divide il popolo del web: il motivo

Mare fuori sta per tornare all’attivo in TV con il sequel di Mare fuori 4 e, intanto, l’attore nel cast storico, Artem Tkachuk, finisce nel mirino di una polemica web. Il motivo? Una story pubblicata via social, le cui parole sul delicato problema della depressione scatena  tra le reazioni, anche quelle avverse e alquanto critiche del popolo nel web. “La depressione è uno stato emotivo dei deboli“, si legge tra le righe social della frase che ora indigna gli internauti.



Molti, tra gli internauti critici, ritengono -tra le opinioni espresse sull’esternazione “incriminata” di Artem Tkachuk -che l’attore abbia peccato di superficialità nella esternazione social sul delicato problema della depressione, che accomuna vip e nip. L’attore, che nella fortunata serie Mare fuori interpreta il ruolo di “Pino o’ pazzo”, poi rincara la dose nella argomentazione che é ora un thread virale online, con numerose story via social, nelle quali – tra l’altro – lui ricorda la sua esperienza a stretto contatto con la depressione. “Prima dei miei 18 anni ho visto la morte faccia a faccia almeno 3 volte“, scrive il protagonista di Mare fuori, e l’intervento poi prosegue ancora: “Non c’è tempo per essere depressi. Ipocriti. Il tuo sogno è più grande dei mostri che stai affrontando, quindi alza la testa e guarda in alto invece di seguire il pensiero mediocre della gente comune, o di Google, di Instagram o TikTok. A guardare informazioni inutili o ignoranti, seduti sul divano a piangere perché le cose non vanno come vorreste”. Tra le altre righe, poi, l’intervento di Artem Tkachuk continua: “I social sono diventati il vostro posto preferito. Riuscite a essere tutti poeti, tutti artisti, tutti personaggi famosi, intelligenti e preparati su ogni tipo di argomento. Continuate a raccontare una vita che non è la vostra, a ostentare qualità che non avete e qualcuno ci crede pure”.



Tra le altre dichiarazioni “incriminate” sulla depressione, Artem Tkachuk rilascia…

Lo sfogo non si ferma, perché poi, avanza testualmente: “Ma sapete chi vince alla fine? Alla fine vince chi tutte le mattine nella sua umiltà si alza per affrontare la vita nonostante i problemi […] Perché tutto parte dal principio, cioè i vostri pensieri. E a decidere cosa dovete pensare non sono io. Dove indirizzate la vostra attenzione e il vostro tempo, che poi chiamate depressione”. In conclusione il pensiero espresso da Artem Tkachuk prosegue con il retroscena di una esperienza di vita personale: “Cari amici, la depressione è stata la mia migliore amica per tutti questi anni e l’ho imparata a gestire lavorando e prendendo controllo sulla mia mente da solo. Quelli che si definiscono più forti in realtà erano quelli più deboli, e a noi cresciuti con la rabbia, ci riconosci subito, abbiamo occhi diversi“.



E, intanto, Patrizia Rossetti svela il retroscena della ritrovata fede in Dio…