L’archeologo Ferdinando Caputi (direttore nazionale Cisrei Italia) è atteso al Polo culturale
internazionale di Marengo al talk “Marengo di Giovedì” (giovedì 3 novembre alle ore 17.00) sulla spedizione militare francese stesa dall’Armée d’Oriente (1798 – 1801) per conquistare l’Egitto.
La Campagna d’Egitto di Napoleone e la scoperta della stele di Rosetta” è il titolo della dissertazione
esposta dall’illustre relatore.



14 settembre 1822. “Je tiens l’affaire!” esclamava Jean-François Champollion (Figeac, 23 dicembre
1790 – Parigi, 4 marzo 1832): l’egittologo francese scopriva l’enigma per estrarre l’idioma egizio
dall’iscrizione incisa sulla stele di granito nero svelata a Rosetta dal capitàno Pierre-François
Bouchard. La Campagna d’Egitto ordita da Napoleone per colpire l’egemonia britannica sul mare
Mediterraneo arruolava altresì 165 savants (artisti, scienziati, ingegneri, architetti) incaricati di
costruire fortificazioni, ponti, strade per l’occupazione militare oltre alle infrastrutture basilari (dagli
ospedali per studiare patologie autoctone e ridurre il contagio ai mulini per potenziare il sistema
irriguo) per migliorare la qualità di vita e serbare il potere.



La piramide egizia, l’icona più palese di edificio dedicato ai defunti, induceva Napoleone a ordinare
di costruire a Marengo il mausoleo corredato di sala fornita di tavole di marmo incise dal nome di
ogni soldato caduto sul campo di battaglia (14 giugno 1800). Il decreto disatteso è stato riverito dalla
piramide più modesta aperta dal 2009.

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