Margaret Mazzantini e l’amore con Sergio Castellitto
Margaret Mazzantini è la moglie di Sergio Castellitto, ma è anche conosciuta come scrittrice. Tra i suoi libri di successo “Non ti muovere”. Un grande amore quello nato tra l’attore e la scrittrice e sceneggiatrice che si sono sposati nel 1987. Dalla loro unione sono nati quattro figli, tra cui il maggiore Pietro ha deciso di seguire le orme del padre lavorando nel mondo del cinema. Proprio il regista ed attore parlando della donna e compagna di vita ha rivelato: “In fondo il nostro non è stato un amore, è stato un destino. Con Margaret abbiamo fatto tante cose insieme, ma soprattutto la famiglia. I nostri figli hanno assistito a tutto: l’armonia e i litigi. Siamo una sorta di microsocietà: sei individui che sanno condividere”.
Margaret Mazzantinii non è solo una scrittrice, ma anche attrice, drammaturga, sceneggiatrice e chi più ne ha ne metta. Proprio Castellitto ha aggiunto altre definizioni alla sua donna: “cuoca, confidente, madre. Spesso mi sento una casalinga, una mamma che ogni tanto riesce a scrivere qualcosa”.
Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto: “il sacrificio di una coppia che resiste”
Dall’amore tra Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto sono nati quattro figli. Intervistata da Vanity Fair, la scrittrice ha parlato del suo ruolo di madre: “sono stata una madre molto madre. Se sei mamma di famiglia anteponi sempre le esigenze degli altri. I miei figli li ho accuditi sempre nei momenti di difficoltà e loro hanno accudito me quando ne ho avuto bisogno. Questo basta”.
Una famiglia unita e felice, nonostante la popolarità e il successo. Come è possibile tenere unito tutto ciò? “Come si fa non lo so, noi l’abbiamo semplicemente fatto. La prima cosa bella è stata la fortuna di incontrarci. Lei da allora è diventata il mio guardaspalle” ha dichiarato Sergio Castellitto, mentre la moglie ha precisato “funziona col sacrificio, quello di una coppia che resiste. E tra noi c’è sempre stato amore, e grande generosità. Venirsi incontro nei momenti di difficoltà. Ogni giorno si ricomincia”.