Margherita Buy, la paura e le ansie di attrice: “Non sono una che vive pienamente la propria vita”
È un’intervista senza fronzoli e molto schietta quella rilasciata da Margherita Buy al Corriere. L’attrice, che nel film ‘Volare’ esordisce come regista, ironizza proprio sulla sua fobia più grande, e questo dà spunto per una riflessione molto più profonda sulle sue paure e ansie. “Ho anche paura della vita stessa. – ha esordito l’attrice – Penso di aver capito di vivere al 30 percento delle mie possibilità. Non sono una che vive pienamente la propria vita. Ho sempre temuto il cambiamento. Mi rifugio nelle cose che conosco, nelle persone che mi vogliono bene. Pretendo poco dalla mia vita”, ha quindi ammesso senza mezzi termini.
Proprio la paura è stata limitante in alcuni casi nel suo lavoro: “C’è stato un momento in cui avrei potuto lavorare bene all’estero. Ma non è nel mio carattere, sono stanziale. – ha spiegato – Ho rinunciato a tante cose.”
Margherita Buy, il cinema ‘maschilista’ e il desiderio per la figlia Caterina De Angelis
Anche sua figlia Caterina De Angelis fa l’attrice, ma per lei Margherita Buy si augura un percorso diverso dal suo: “Il regalo più bello è stato quello di preservarla perché non diventasse come me. Ha 22 anni, è seria, studia all’Accademia d’arte drammatica. Vorrei che facesse l’attrice in modo diverso da me, che lavorasse fuori”.
E a proposito di cinema, Buy ha tenuto a sottolineare come, ancora oggi, sia un mondo ‘maschilista’: “Se lo è? Eccome, gli uomini sono fatti a quel modo, non è che il cinema vive in una dimensione diversa. Quello delle maestranze per esempio è un lavoro destinato agli uomini. Io sul set mi sono circondata di donne.” ha precisato.