Il doppio bronzo olimpico nel fioretto nel 2008 rappresenta certamente un motivo di grande soddisfazione per Margherita Granbassi, risultato che si è aggiunto al titolo di campionessa del mondo arrivato due anni prima. La scherma non ha rappresentato per lei solo una passione da portare avanti, ma anche un vero e proprio stile di vita che lei ha saputo applicare nella sua quotidianità: “Sono convinta che lo sport dia strumenti validi per ogni momento della propria esistenza – ha detto in un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Ho sempre apprezzato l’aspetto creativo dello scherma. Ogni momento è diverso, così come ogni avversario e movimento: alla base c’è la necessità di trovare soluzioni vincenti. E a ogni soluzione c’è una reazione dell’avversario che dovrà essere affrontata nella maniera migliore possibile”.



Chiudere la sua esperienza sportiva è stato però per lei inevitabile: “Ho gareggiato per tanti anni – ha detto ancora -. Le sconfitte sono state molte di più rispetto alle vittorie. Solo alcuni fenomeno possono dire il contrario. Ma noi ‘umani’ viviamo in un’altra realtà”.

Chi è Margherita Granbassi: gioie e dolori nella sua vita privata

Nel 2015 Margherita ha avuto modo di realizzare il suo sogno di diventare mamma grazie all’arrivo di Leonor, nata dalla sua relazione con il maitre chocolatier Jaques Petrillo. “Non sono una sciupamaschi – ha detto in un’intervista al ‘Corriere della Dera’ –. Semmai sono stata un po’ sfortunata in amore. Sono separata dal padre di mia figlia Leonor”.



Ora lei guarda quindi all’amore con più disincanto: Mi sarebbe piaciuto trovare l’amore della vita in giovane età. Non è andata così, ma ho avuto una bambina bellissima e vivo con grande romanticismo. Sono innamorata dell’amore e sono convinta che da qualche parte ci sia. La passione per mia figlia non avrà uguali, ma ho voglia di incontrare la persona giusta. Da bambina sognavo a occhi aperti, mi immaginavo campionessa. Vedevo i Giochi e mi emozionavo: poi quel traguardo l’ho raggiunto. La Margherita di oggi sogna invece di essere felice e di rendere tale chi ho vicino”.