Margherita, Alberto e Christine Angela sono la moglie e i figli di Piero Angela. Dei tre, il più famoso è senza dubbio Alberto, nato nel 1962 a Parigi dove la coppia si trovava per motivi di lavoro. Di Christine, invece, non si sa praticamente nulla: l’unico riferimento a lei compare in uno dei tanti libri di papà Piero, Ti amerò per sempre, edito nel 2005 da Mondadori. “Devo anzitutto ringraziare Christine Angela”, si legge nella dedica, “per la ricerca e l’analisi degli oltre quattrocento articoli scientifici che costituiscono la documentazione di base del libro, un lavoro senza il quale quest’opera non avrebbe potuto essere realizzata”. Da ciò si deduce che anche Christine abbia conseguito una laurea in materie scientifiche, al pari di suo padre (ne ha 12 honoris causa) e del fratello (specializzato in scienze naturali).
Piero Angela racconta la nascita dei figli Alberto e Christine
Piero Angela ha compiuto da poco 93 anni e, oltre a occuparsi ancora di divulgazione scientifica, si prende cura anche dei suoi tre nipoti Riccardo, Edoardo e Alessandro. Con lui Margherita, che ha messo da parte le scarpette da ballo per condurre una vita tranquilla al fianco di Piero e dei suoi figli. I due si sono conosciuti intorno agli anni Cinquanta, quando Piero era un pianista jazz e lei una ballerina della Scala. Tra i due, il feeling è stato immediato: “Margherita si è occupata di tutto”, ha dichiarato anni dopo il conduttore, “io non ho fatto niente. (…) Famiglia e lavoro sono entrambi importanti, ma chi è disoccupato vive una situazione psicologica molto dura. Quindi è importante avere un lavoro. Se poi si può avere quello che si ama è il massimo”. Nella stessa intervista rilasciata al Corriere nel 2016, Piero Angela ha parlato approfonditamente della nascita dei loro due bambini: “L’8 aprile 1962 ero a Parigi. È nato mio figlio! C’era un referendum per l’indipendenza dell’Algeria e feci il collegamento Rai di sera. Stetti con mia moglie Margherita al mattino, al momento del parto. Abbiamo registrato la nascita di Alberto, l’avevamo fatto anche per Christine, nel 1958. C’è ancora la registrazione audio. Quelli sono momenti magici, è un’emozione che rimane per tutta la vita. L’ostetrico era vietnamita, si chiamava Levankin. Praticava il parto indolore, cioè una tecnica psicologica basata sulla respirazione e sulla collaborazione della paziente”.