Margherita Pastore, moglie di Piero Angela: 66 anni di matrimonio

La morte di Piero Angela ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita di tutti coloro che gli volevano bene. Non solo i più affezionati telespettatori di Superquark e tutti coloro che, dai suoi insegnamenti, hanno imparato qualcosa in più dal mondo della scienza e della cultura. A piangerne la scomparsa sono anche, e soprattutto, i figli Alberto e Christine e la moglie Margherita Pastore. La storia d’amore tra il divulgatore scientifico e la ballerina è stata longeva e coronata dal matrimonio a Torino nel 1955.



Lui era un pianista jazz, lei una rinomata ballerina che ha ricoperto un prestigioso ruolo presso la Scala di Milano. “L’ho conosciuta alla festa di un’amica, lei aveva 18 anni e io 24, mi sono messo a suonare il pianoforte e ci siamo innamorati” aveva confessato Piero Angela parlando del primo incontro con la moglie. Margherita Pastore, a seguire, ha deciso di abbandonare il mondo della danza per dedicarsi interamente alla famiglia: seguire il marito nel suo lavoro e crescere i figli Christine e Angela, nati rispettivamente nel 1958 e nel 1962.



Alberto e Christine: chi sono i figli di Piero Angela

Alberto e Christine Angela sono i figli di Piero Angela e Margherita Pastore. Se della primogenita della coppia si conoscono poche informazioni a riguardo, ben più illustre è il nome di Alberto Angela. Anch’egli è diventato noto divulgatore scientifico in televisione, seguendo le orme del padre con impegno e dedizione. È stato infatti uno degli autori e ideatori di Superquark e, per tramandare ulteriormente il sapere scientifico sul piccolo schermo, è stato anche alla conduzione di Ulisse – Il piacere della scoperta.

Il suo insegnamento è stato quello di riempire la vita. L’eredità che ci lascia non è fisica, di lavoro, ma di atteggiamento verso la vita. ‘Anche voi fate la vostra parte’, ha detto nel suo ultimo discorso. Beh, anche io cercherò di fare la mia” così Alberto Angela aveva rivolto il suo ultimo saluto al padre Piero, presso la camera ardente allestita in Campidoglio. Parole che hanno toccato le corde più recondite del cuore, segno di una sentita stima e ammirazione verso lo storico divulgatore scientifico, oltre a un rapporto padre-figlio che non morirà mai.