La frecciatina di Margherita Rebuffoni, madre di nadia Toffa, a Le Iene
Da quando cinque anni fa è morta Nadia Toffa, la mamma Margherita Rebuffoni porta avanti la sua “missione”: aiutare chi soffre, proprio come gli ha chiesto sua figlia. Anche per questo parla di serenità al Corriere della Sera quando le viene chiesto cosa le resta di sua figlia. Cominciare non è stato facile, anche perché non era nota come l’inviata de Le Iene, ma ora lei e suo marito sono cercati in tutta Italia per iniziative a sostegno della ricerca. A tal proposito, nell’intervista segnala i fondi che sono stati raccolti per l’Istituto Besta, il San Raffaele di Milano e don Patriciello, ma sono solo alcuni esempi.
D’altra parte, sono destinate a far discutere le sue dichiarazioni sul programma con cui Nadia Toffa ha trovato il successo: Le Iene. “Non ci sono rapporti, non sappiamo perché“. Rebuffoni spiega che dopo il funerale non ci sono stati più contatti con il programma di Italia 1, che comunque trasmette i servizi della figlia. “Sicuramente sono molto grati a lei per quello che ha fatto, forse alla famiglia un po’ meno“, spiega la mamma di Nadia.
Il dolore della madre per la morte della figlia Nadia Toffa e le inchieste inedite
Alla famiglia di Nadia Toffa, comunque, non importa di ciò, quel che conta è portare avanti le iniziative e attività della fondazione che porta il nome della giornalista. Resta però grande il dolore per la sua morte, che Margherita Rebuffoni sopporta proprio con quelle attività e, in alcuni casi, anche indossando i vestiti della figlia. “Li metto spesso, mi sembra di essere ancora abbracciata a lei“. Nell’intervista racconta anche di non sognare la figlia, ma di sentirla comunque vicina. In questi anni ha poi scoperto cose mai dette e mai pubblicate, perché coperte dal segreto investigativo.
“Nadia ha realizzato inchieste inedite, ad esempio nella terra dei fuochi, ma anche a Trieste, che ancora oggi hanno un risvolto. Molte cose non le sapevamo“. Quel materiale non è andato perso, anzi viene usato ancora e, quindi, per la famiglia è come se la figlia giornalista stia ancora lavorando. Infine, rivela un retroscena sul rapporto tra Nadia Toffa e i suoi hater: “Quelli che la insultavano sui social a volte li ha anche conosciuti: li ha fatti cercare dalla polizia postale e poi li ha incontrati. Finiva che si scusavano con lei“.