Margherita Rebuffoni racconta Nadia Toffa

Durante la diretta odierna di Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin è intervenuta la madre di Nadia Toffa, Margherita Rebuffoni che ha voluto ricorda la figlia. “Il dolore è straziante”, ha risposto alla domanda della Toffanin su come stesse, “ma per fortuna ho molta fede e mi aiuta tanto tanto, ne aveva anche Nadia e mi ha insegnato, quando ero già di dolore, a pregare la mamma di Gesù. Era vero, pregando passava tutto, l’abbiamo fatto tante volte e anche adesso prendo la sua foto, me la appoggio sul cuore, e le racconto quello che devo raccontare ed è un po’ come se le parlassi”.



La malattia”, racconta la madre di Nadia Toffa, “è arrivata all’improvviso, neanche un giramento di testa, uno svenimento, è stato tutto improvviso. L’unica cosa che le ha detto il dottore era che poteva essere operato e che se il tumore non si fosse mosso poteva avere degli anni di vita. L’hanno operata 5 volte, è stato devastante, ma lei lo superava in un giorno e il dottore la operava perché sapeva che lei si riprendeva subito”. “Aveva un coraggio, una voglia di vivere inimmaginabile”, ricorda Margherita Rebuffoni. “Il giorno dopo le operazioni era già serena, lo faceva per me ma anche per se stessa”.



Margherita Rebuffoni: “Sentii la voce di Nadia Toffa dopo la sua morte”

La madre di Nadia Toffa, Margherita Rebuffoni, a Verissimo ha poi voluto ricordare l’enorme dedizione della figlia per il suo lavoro. “Guai non andare a lavorare per lei, non so da dove prendesse le energie, ma le trovava sempre, tranne all’ultimo che non ce l’ha più fatta, all’ultima puntata non ce l’ha più fatta”. E poi la malattia vera e propria, “si è chiusa in se stessa, non voleva più vedere nessuno“. Ma Nadia in quel periodo scoprì nuove passioni “le era venuta questa voglia di scrivere e lo faceva di notte, la vedevo con il cellulare acceso di notte che scriveva, le chiedevo cosa e mi disse che le era venuto un pensiero e se non lo avesse scritto se lo sarebbe dimenticato”.



“Non avevo paura quando ero con lei”, continua a raccontare Margherita Rebuffoni su Nadia Toffa, “lei era forte, non mi lasciava diventare triste, mi teneva sempre occupata a fare cose. Non era mai ferma se non quando aveva qualche dolore. Lei non ha mollato mai, mai, mai, la voglia di vivere era tanta, ma diceva che se aveva qualcosa di più importante da fare la sù e se Gesù la voleva lei non poteva farci nulla. Sopravvivere ad un figlio è devastante, ma la sento vicina, so che mi aiuta, la sento sempre nel cuore”. Ha poi, infine, ricordato un momento particolare dopo la morte della figlia, quando qualcuno le fece ascoltare un messaggio dall’aldilà, lasciato da Nadia. “Mi contattarono dopo un anno, dicendo che c’era un messaggi di Nadia per me, è stata una cosa che mi ha emozionante tantissimo. Ho sentito la sua voce, non so se fosse vera, ma c’era Paolo Presi, uno scienziato, che disse che era vera. Disse ‘sono qui, sono Nadia Toffia e sto bene‘ e mi bastò”.