C’era Margot Sikabonyi stamane negli studi di Storie Italiane, attrice divenuta molto nota per la sua partecipazione nella fiction Rai di successo, Un medico in famiglia. “Ho iniziato a recitare ne Il medico in famiglia a 14 anni ma in realtà ho iniziati prima, quando avevo 11 anni. Crescere su un set è stato diverso che crescere a scuola, era un mondo che per me era famiglia ma che aveva obiettivamente poco della normalità”.



“Ora guardando indietro trovo che quel momento sia stato un regalo enorme, è stato allargare i confini di ciò che era normale per scoprire tutto ciò che era al di fuori, il mio amico sul set ad esempio era il macchinista, giravamo tutti i giorni. Mentre i bimbi andavano a scuola io andavo sul set, mi svegliavo alle ore 6:00 e stavo fuori di casa 12 ore. Cosa mi ha tolto quel lavoro? In questo momento vedo tutto ciò che mi ha portato, tanta consapevolezza, una ricchezza enorme. Sono stata spinta a farsi delle domande molto giovane che solitamente si pongono più avanti”.



MARGOT SIKABONYI E LA STORIA DI LARA

E ancora: “La storia di Lara – dice riferendosi al libro scritto – è la storia di una donna che attraversa una frattura per trovare la verità e questa ricerca della verità h caratterizzato fin da subito il mio percorso. Lara era una donna che ha sempre cercato di fare tutto giusto, vittima della perfezione e sicuramente nello show business la richiesta di perfezione è molto reale ma lo è per tutte le donne, ed è un qualcosa che ti toglie il respiro, non c’è spazio per te perchè è una idea, e nella mia vita è all’interno del mio corpo”.



Margot Sikabonyi ha proseguito: “Sono partita da una grande critica e quindi adesso il ritorno a casa non è un qualcosa che mi viene automatico, il passaggio di adesso è riconoscere la critica e accogliere l’accettazione. Se potessi raccontare chi sono? Un essere umano alla costante ricerca di verità, un modo di stare al mondo acceso, sono estremamente curiosa, portata a vedere il bello anche dove non c’è, credo tantissimo in questa trasformazione, uno spiraglio da cui esce la luce”.

MARGOT SIKABONYI E LE “PRESENZE”

Eleonora Daniele ha quindi incalzato Margot Sikabonyi sul momento in cui la sua vita è cambiata dopo aver sentito una presenza molto forte vicina: “Non è che sento le presenze, sono consapevolmente che questa esperienza terrena non è l’unica, ci sono tantissime cose che non possiamo spiegare. Mi piace il concetto di angeli ma non è un concetto mio, nel libro racconto la storia di una signora che ha incontrato degli angeli, credo che il vissuto delle donne sia incredibilmente poetico”.

Di nuovo sulle presenze: “Questa donna mi raccontava di un mare mosso da sola e ad un certo punto ha visto delle persone che l’hanno tirata e salvata ma quando ha cercato di ringraziarla non vi erano più, io ho preso la sua storia e l’ho raccontata nell’avventura di Lara”. E ancora: “Lara attraversa una separazione, esperienza che io ho condiviso, poi è una madre, abbiamo tante cose in comune, siamo sempre alla ricerca e a volte non andiamo sempre nei posti giusti”.