Margot Sikabonyi, la Maria Martini di Un Medco in Famiglia, torna protagonista grazie al suo libro “Respira!” che ci racconta una parte che non conoscevamo di lei. Edito da Santelli Editore abbiamo avuto la possibilità di intervistarla in esclusiva.
Respira è il tuo libro su un mondo nuovo, al quale ti sei dedicata dopo tanti anni di televisione. Ce lo racconti?
Sì, Respira è un libro che ho scritto con la necessità di raccontare la mia verità più profonda, il mio viaggio spirituale alla ricerca di me stessa, e a tutte le grandi altre domande che mi sono posta e a come ho cercato le mie risposte, quindi è uno sprono anche, per gli altri, per ritrovare una connessione con se stessi perché io penso che se vogliamo salvare il nostro pianeta, l’unico modo sia innanzitutto guarire noi stessi. Tornare a essere esseri umani, tornare a essere consapevoli, tornare a essere non più manipolati dalle nostre emozioni o dal pensiero comune ma connessi con noi stessi, in un pieno potenziale di noi stessi, questo io, insomma, vedo che l’evoluzione dell’essere umano deve andare in quella direzione se vogliamo davvero salvare il nostro pianeta.
A chi si rivolge questa opera e a quale pubblico è destinato?
Quest’opera si rivolge a tutti, a tutti, veramente non fa distinzione tra sessi, non fa distinzione in età e quello che sto riscontrando adesso, dalle persone che lo stanno leggendo è che veramente ognuno riesce in qualche modo a ritrovare se stesso all’interno di quella roba lì, perché lì dentro c’è tutta la mia verità, insomma, comunque una gran parte. Tutto quello che ho scritto l’ho scritto proprio con la pancia per cui penso che quel sentirsi persi, quel sentirsi confusi, quel sentirsi non abbastanza no, siamo tutti dei sentimenti molto purtroppo umani, proprio umani di questo uomo post moderno che siamo noi, proprio nella nostra disconnessione con madre natura e quindi penso che molta gente ci si ritrovi all’interno di questo racconto, proprio perché è molto vero ed è il motivo per cui ho voluto scrivere perché so di non essere una scrittrice però so che avevo una verità molto potente e pensavo che quella lì, messa su carta, potesse avere un effetto importante sull’altro.
Il tuo amore/odio per Un Medico in Famiglia ti ha cambiato?
Il mio amore-odio per Un medico in famiglia mi ha cambiato, ma non penso guarda, io penso che all’inizio ci sia stata speranza di voler essere grande amica di Maria, poi ci sia stato un momento in cui volevo distaccarmi da lei perché continuavano a identificarmi come lei ma io avevo bisogno di trovare la mia identità perché ero adolescente e perché stavo cercando ancora io chi fossi. E poi da un punto di vista artistico mi ha impedito tantissimo di espormi come artista però allo stesso tempo io adesso, da questo punto di vista, provo un enorme amore, enorme affetto e devo dire enorme gratitudine per Maria, perché mi ha veramente plasmato la mia vita anche in un modo meraviglioso e tantissime esperienze le ho potute fare solo grazie a lei quindi c’è tantissimo per cui le sono profondamente, profondamente davvero grata.
Quando da giovanissima ti approcciavi alla televisione ti saresti mai aspettata di scrivere un giorno un libro?
Io ho sempre guardato, come dire, chi scriveva un libro con enorme ammirazione e rispetto e stima, non avrei mai pensato di scrivere un libro, assolutamente no. Io ho in mente, chiaramente di scrivere il mio prossimo libro e sto già iniziando a pensarci e sto anche pensando a una web series che sto scrivendo e a un film che ho scritto e quindi, in realtà, il mio processo di creatività è senza limiti proprio perché non me ne voglio porre perché penso che la creatività debba essere in contatto con la libertà estrema di potersi esprimere attraverso quanti più mezzi abbiamo a disposizione. Mi manca molto recitare quindi spero anche di tornare presto a recitare perché davvero mi manca tantissimo. Grazie mille.
(Matteo Fantozzi)