Maria Alyokhina, una delle componenti della band delle Pussy Riot, è riuscita a scappare dalla Russia, dove era scomparsa da aprile e dichiarata latitante. L’avvocato della donna ha confermato l’uscita dal Paese della propria assistita, dopo un mese di paura. Secondo il New York Times, la cantante si nascondeva nell’appartamento di un’amica a Mosca. Il tentativo di fuga, poi riuscito, sarebbe arrivato con l’intuizione: travestirsi da rider di cibo a domicilio, arrivando fino in Lituania.



La Alyokhina era finita al centro dell’attenzione delle autorità russe quando la propria band punk organizzò una protesta contro il presidente Vladimir Putin. La manifestazione, che si tenne nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, costò alla donna due anni di carcere per “teppismo”. Dalla scorsa estate, la cantante è stata incarcerata per ben sei volte, ogni volta per 15 giorni. Lo scorso aprile, poi, la svolta. Quando Putin ha iniziato la ancor più dura repressione nei confronti di chiunque protestasse contro l’invasione dell’Ucraina, le autorità hanno messo nel mirino anche la cantante. La autorità hanno infatti annunciato che gli arresti domiciliari di Alyokhina si sarebbero trasformati in carcere per 21 giorni.



Chi sono le Pussy Riot

Un tribunale di Mosca aveva da poco ordinato la carcerazione di Maria Alyokhina. La responsabilità? Aver violato i termini della libertà vigilata a cui era stata condannata nel settembre del 2021. La cantante, però, si era resa irreperibile ed era infatti latitante dallo scorso aprile 2021. Il mandato di arresto nei confronti della leader delle Pussy Riot è solo l’ultimo atto del Governo russo nei confronti della donna, condannata per la prima volta nel 2012 per teppismo aggravato dopo la protesta contro Putin avvenuta nella Chiesa di San Salvatore. Anche altre due attiviste erano state arrestate e condannate.



Le Pussy Riot sono una band di ispirazione punk, un gruppo anarchico russo che organizza proteste in tutto il mondo per la libertà e la democrazia. Si tratta di manifestazioni contro il Governo russo ma non solo. Spesso le proteste sono organizzate come flash mob e hanno come obiettivo quello di richiamare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. Le attiviste sono almeno una decina ma non di tutte è nota l’identità.