Maria Angioni, ex pm che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone, è indagata per false dichiarazioni al pubblico ministero dalla Procura di Marsala. Lo rivela il Fatto Quotidiano, spiegando che è stata interrogata oggi, martedì 22 giugno 2021. La donna, che ora è giudice del lavoro a Sassari, ha ricevuto un invito di comparizione e l’informazione di garanzia. Di recente ha fatto continue dichiarazioni ai media, alcune delle quali anche clamorose. Inoltre, aveva evidenziato tentativi di depistaggio, connivenze e falle molto gravi nell’inchiesta sulla scomparsa della bambina, sparita l’1 settembre 2004 a Mazara del Vallo. A seguito delle sue affermazioni, Maria Angioni nelle scorse settimane è stata ascoltata come testimone dai magistrati della Procura di Marsala, a cui avrebbe confermato le accuse lanciate in tv durante sommarie informazioni. Ma le circostanze riferite dall’ex pm, su cui i colleghi marsalesi hanno indagati, non hanno trovato riscontro. Per questo è indagata per false dichiarazioni a pm.
DENISE PIPITONE, EX PM NON RITRATTA DICHIARAZIONI
Lei che aveva indagato sulla scomparsa di Denise Pipitone, ora si trova indagata per false dichiarazioni. Maria Angioni è finita, infatti, sotto la lente della Procura di Marsala, che di recente ha deciso di riaprire l’inchiesta sul mistero che da 17 anni avvolge la sorte della figlia di Piera Maggio. Da quanto trapelato, e riportato dai media, anche oggi, nel corso del nuovo colloquio avuto con i magistrati, l’ex pm non avrebbe ritrattato quanto dichiarato in precedenza, confermando quinti quanto detto nei giorni scorsi anche ai microfoni di diverse trasmissioni televisive, a partire da Ore 14 e passando per Storie Italiane e Quarto Grado, riguardo le gravi lacune nelle indagini sulla scomparsa della bambina. A Quarto Grado, ad esempio, aveva spiegato che Denise Pipitone è viva ed è madre. “Secondo la mia idea qualcuno l’ha sistemata affinché stia bene, Penso che sia sia stata collocata in qualche famiglia, ma in un contesto internazionale”.