Nel 2019, Maria Antonietta Rositani fu vittima di una brutale aggressione con il fuoco per cui l’ex marito, Ciro Russo, sarebbe stato condannato in appello a 18 anni e 8 mesi di carcere con sentenza emessa nel 2022. La sua drammatica storia è raccontata nella nuova puntata di Sopravvissute condotta da Matilde D’Errico su Rai 3, in seconda serata, il 3 novembre. Secondo la ricostruzione, Russo avrebbe tentato di ucciderla dopo essere evaso dai domiciliari a Ercolano e averla raggiunta a Reggio Calabria, in una terribile sequenza impressa nelle immagini di una telecamera di videosorveglianza della via in cui Maria Antonietta Rositani si trovava a percorrere in auto la mattina del 13 marzo di 3 anni fa.
A carico di Ciro Russo, che per anni secondo la ricostruzione e la denuncia dell’ex moglie avrebbe agito ai suoi danni con incessanti percosse, la Corte d’Appello di Reggio Calabria avrebbe confermato la sentenza di primo grado – emessa nel 2020 – aggiungendo 8 mesi di reclusione per la continuazione con una condanna precedente per maltrattamenti nei confronti di Maria Antonietta Rositani. Stando a quanto riportato dall’Ansa, Ciro Russo avrebbe cosparso l’ex moglie di benzina e le avrebbe dato fuoco, dopo aver speronato l’auto della donna. Maria Antonietta Rositani si sarebbe salvata per miracolo, restando per mesi in lotta tra la vita e la morte in ospedale e costretta a oltre 200 interventi chirurgici per rimediare agli esiti delle terribili ustioni.
Maria Antonietta Rositani: il dramma della donna data alle fiamme dall’ex marito Ciro Russo
Maria Antonietta Rositani si sarebbe salvata dall’ultimo atroce atto della furia del suo ex marito, Ciro Russo, grazie alla sua prontezza e alla sua forza di volontà. Dopo essere stata cosparsa di benzina e data alle fiamme, sarebbe uscita dall’auto e si sarebbe gettatta in una pozzanghera per spegnere l’incendio che, si sarebbe scoperto dopo, le avrebbe provocato danni al 50% del corpo con gravissime ustioni. Il tutto mentre il suo ex le avrebbe urlato “Devi morire“. Maria Antonietta Rositani avrebbe lottato tra la vita e la morte trascorrendo 20 mesi in ospedale, sottoposta a decine di interventi.
La sera del 4 gennaio 2018, secondo quanto raccontato dalla donna a Matilde D’Errico nella trasmissione Sopravvissute, l’ex marito di Maria Antonietta Rositani avrebbe subito l’ennesima aggressione tra le mura domestiche e si sarebbe salvata grazie al coraggio della figlia. “Ha incominciato a massacrarmi per 7-8 ore consecutive. Una notte che non è stata mai notte. Ha smesso intorno alle 7 del mattino, insulti, schiaffi, botte, stivali in faccia, io ero sbattuta in tutti i muri della mia camera. Quella notte mia figlia tremava dalla cameretta, ma purtroppo non c’era nulla da fare, lui mi aveva completamente chiuso in camera a chiave. Intorno alle 7.30 l’ha riaperta, si sveglia e ricomincia. Senza un motivo“. A quel punto, la figlia di Maria Antonietta Rositani avrebbe detto alla mamma che sarebbe uscita per prendere il pane, lasciando a casa la madre con il fratellino. Un gesto che avrebbe salvato la vita alla donna: “Era rimasto il piccolino. Lui (il marito di Maria Antonietta Rositani, ndr) continua con le stesse aggressioni, ma finalmente bussano alla porta ed è proprio mio figlio ad aprirla: è la polizia, in realtà mia figlia ha chiesto aiuto“. La polizia avrebbe colto Ciro Russo in flagranza di reato, cui sarebbero seguiti l’arresto e la misura dei domiciliari. “Avevo il terrore che potesse farmi del male anche se era agli arresti, non mi sbagliavo” ha raccontato la donna a Tgr Calabria.