Uno Mattina ha intervistato stamane Maria Antonietta Rositani, vittima di un tentativo di omicidio da parte dell’ex, Ciro Russo, nel 2019: l’uomo è evaso dai domiciliari in Campania, l’ha raggiunta a Reggio Calabria e le ha gettato addosso dell’acido mentre la donna era in auto. Maria Antonietta Rositani ha passato diversi mesi in ospedale a Bari per via delle ustioni sul corpo, ed ora è riuscita fortunatamente a riprendersi la sua vita anche se ovviamente porta nel cuore le ferite indelebili della sua tragica vicenda.
“Io purtroppo rivivo tutti i giorni la mia tragedia quando sento che una donna perde la vita – dice Maria Antonietta in collegamento, parlando con Daniela Ferolla su Rai Uno – vedere Giulia Cecchettin che scappava dal suo amore perchè voleva vivere, ho rivissuto me quando scappavo da quell’auto in fiamme. Quanto dolore, quanta paura una donna ha quando si accorge che sta per morire. Le donne devono denunciare, molte non riescono a farlo per paura”.
MARIA ANTONIETTA ROSITANI: “IL MIO EX ERA AI DOMICILIARI…”
Quindi ha raccontato il suo dramma vissuto, sottolineando quanto a suo modo di vedere non sia stata ascoltata dalle autorità: “Il mio ex marito era agli arresti domiciliari ma mentre era agli arresti usava i mezzi di comunicazione per scriverci e spaventarci. Io feci due denunce dicendo che quest’uomo mi torturava ma nessuno ha portato quelle denunce all’attenzione di un magistrato se non sarebbe stato bloccato.
Maria Antonietta Rositani si domanda: “Perchè succede tutto questo? Viviamo tutte lo stesso copione di un film, siamo tutte Giulia e tutte Maria Antonietta. Dovete aiutarci nel momento in cui andiamo a denunciare, e bisogna denunciare, non si deve vergognare, mai lo deve pensare, sono questi uomini che si devono vergognare, e se qualcuno sa non deve farsi i fatti suoi ma aiutare la donna che ha paura”.