La trasmissione Chi l’ha visto? torna sul drammatico caso di Maria Chindamo, imprenditrice 42enne scomparsa nel 2016 a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia e, secondo quanto emerso dai recenti sviluppi investigativi, “uccisa e data in pasto ai maiali” nel contesto di un delitto che sarebbe maturato per punire la donna per una relazione intrapresa dopo il suicidio del marito avvenuto un anno prima. Sarebbe questa, riporta Adnkronos, la pista seguita dagli inquirenti alla luce di quanto finora acquisito.
Una troupe della trasmissione di Federica Sciarelli sarebbe stata minacciata davanti al fratello della vittima, Vincenzo Chindamo, proprio durante un servizio relativo alle ultime novità sulla vicenda che andrà in onda questa sera su Rai 3. L’uomo è ospite del programma nella prima puntata dopo la pausa estiva. A far luce sulla sorte di Maria Chindamo, il cui omicidio avrebbe come movente anche le mire della ‘ndrangheta su alcune proprietà della donna, sarebbero state le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Sette anni dopo i fatti, l’indagine sarebbe arrivata a una svolta grazie a un’operazione del Reparto crimini violenti dei Ros.
Maria Chindamo, il caso torna a Chi l’ha visto?
Secondo quanto ricostruito, Maria Chindamo fu rapita e uccisa il 6 maggio 2016 a Limbati, in provincia di Vibo Valentia, e la svolta sulla sua terribile fine sarebbe arrivata pochi giorni fa, sette anni dopo la scomparsa, grazie al rReparto crimini violenti dei Ros e alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. L’omicidio dell’imprenditrice 42enne, secondo gli investigatori, sarebbe avvenuto per punire la vittima di una relazione sentimentale intrapresa dopo il suicidio del marito e per le mire di alcune cosche di ‘ndrangheta su alcuni terreni che, con la morte del coniuge, erano passati in mano alla donna.
Maria Chindamo sarebbe stata uccisa e data in pasto ai maiali, stando a quanto rivelato da alcuni pentiti ed emerso dall’inchiesta “Maestrale-Carthago” condotta dalla Dda di Catanzaro (che ha portato all’arresto di oltre 80 persone da parte dei Carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia). Proprio sulla base delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia sarebbero venuti a galla elementi capaci di imprimere una svolta nel caso della 42enne: accusato di concorso in omicidio, riporta Ansa, il 57enne Salvatore Ascone tra gli arrestati nel recente blitz dei militari. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe partecipato all’organizzazione del sequestro dell’imprenditrice sfociato nella sua uccisione. Ascone sarebbe accusato di aver commesso l’omicidio con altre due persone una delle quali all’epoca minorenne. L’altra sarebbe oggi deceduta. L’ipotesi della distruzione del cadavere di Maria Chindamo sarebbe emersa dalle rivelazioni dei collaboratori di giustizia, in particolare di un pentito: il corpo della donna dato in pasto ai maiali, i resti ossei triturati con la fresa di un trattore.