Maria Cristina de Almeida Guimaraes, la moglie di Tommaso Buscetta
Maria Cristina de Almeida Guimaraes è realmente esistita? Nel film “Il traditore” diretto da Marco Bellocchio con uno straordinario Pierfrancesco Favino nei panni del mafioso e collaboratore di giustizia italiano ritroviamo anche il personaggio di Maria Cristina de Almeida Guimarães interpretato dall’attrice Maria Fernanda Cândido. La donna nel film interpreta la moglie di Tommaso Buscetta. In tanti si sono chiesti se la donna fosse un personaggio immaginario oppure no. Quello che possiamo dirvi sul suo conto è che Maria Cristina de Almeida è la figlia di un ricco avvocato brasiliano.
La donna a soli 19 anni incontra sulla spiaggia di Rio il mafioso siciliano Tommaso Buscetta, che scappava dalle due mogli e dalla polizia di due continenti che lo cercava. Tra i due nasce l’amore e poco dopo vanno a vivere insieme e poi si sposano. Il matrimonio è celebrato proprio quando Buscetta si trova in carcere a Palermo.
Maria Cristina de Almeida Guimaraes, chi è la moglie di Tommaso Buscetta
Dopo il rilascio di Tommaso Buscetta, Maria Cristina de Almeida Guimaraes e il marito si trasferiscono in Brasile. Il mafioso viene poco dopo nuovamente arrestato con l’accusa di gestire un racket internazionale per il traffico di eroina. Nel 1984, consigliato anche dalla moglie, decide di collaborare con la giustizia italiana e in particolare con il giudice Giovanni Falcone diventando una delle voci più importanti del maxiprocesso contro la mafia.
La donna attualmente vive sotto protezione negli Stati Uniti con i loro figli e gli altri figli di Buscetta nati dai precedenti matrimoni. Proprio la donna ricordando la scelta del marito di collaborare con la giustizia disse: ” è stata la decisione più sofferta della sua vita”. Cristina e Roberto nel 2015 hanno incontrato anche i cineasti in Florida alla presenza del testimone l’agente della Dea Anthony Petrucci che ha sempre protetto la famiglia. Nonostante siano passati gli anni la paura c’è sempre : “c’è sempre un rischio, la mafia non perdona”.