La vaccinazione degli universitari è fondamentale, ma non è da escludere l’introduzione dell’obbligo per gli under 18: questo uno dei passaggi più rilevanti dell’intervista rilasciata da Maria Cristina Messa ai microfoni de La Stampa. La ministra dell’Università e della Ricerca ha analizzato quanto sancito dal governo per la scuola, sottolineando che senza l’obbligo vaccinale il rientro non sarebbe avvenuto nella massima sicurezza. Ma non solo…



Maria Cristina Messa ha ammesso di sperare che il green pass per l’Università riesca a convincere gli studenti ad aderire alla campagna vaccinale, dando il buon esempio a tutte le altre categorie. Idee chiare sugli esami: «Ogni ateneo si regola in modo autonomo. La tendenza è a svolgerli in presenza con il green pass. Molti atenei hanno già previsto l’obbligo in caso di esami scritti, altri anche per gli orali».



MARIA CRISTINA MESSA: “VALUTIAMO OBBLIGO VACCINALE UNDER 18”

Dopo aver rimarcato che nessun ministro si è opposto all’obbligo di vaccino per gli studenti, Maria Cristina Messa ha reso noto che nel corso delle prossime settimane verrà valutata l’introduzione dell’obbligo anche per gli under 18: «Bisogna seguire l’evoluzione dell’epidemia e su quella base decidere se rivedere le misure adottate e estendere l’obbligo anche agli studenti al di sotto dei 18 anni». Maria Cristina Messa s’è poi soffermata sul G20 sulla Ricerca, incentrato sulle nuove competenze digitali: l’Italia è molto indietro e per questo motivo è necessario riorganizzare e cambiare i contenuti dell’offerta formativa. E bisogna agire in fretta: «Se iniziamo ad agire oggi, avremo persone formate fra 3-5-7 anni. Aver trovato però per la prima volta tra Stati molto diversi un accordo in questo contesto sulla necessità di competenze e su come sfruttare il potenziale della tecnologia digitale nel rispetto dei principi e dei valori etici, è un risultato molto importante anche se può apparire banale».

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