Guglielmo Marconi e la moglie Maria Cristina Bezzi-Scali si sono amati e tanto. Il vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1909 oltre ad aver cambiato per sempre il mondo della comunicazione grazie all’invenzione della radio è stato anche un uomo molto amato e corteggiato. Due, infatti, le due a cui è stato legato: la prima moglie di Guglielmo Marconi è stata una reale britannica Beatrice O’Brien, mentre in seconde nozze ha sposato l’italiana Maria Cristina Bezzi-Scali con cui fu veramente felice. Nel 1925, nonostante il fallimento del primo matrimonio con la reale Beatrice O’Brien, Guglielmo Marconi conosce la sua futura moglie Marchesa Maria Cristina Bezzi-Scali la donna che faceva parte di quella classe definita “nobiltà nera” in quanto continuava a seguire il Papa nonostante la presa di Roma.
L’incontro tra i due avviene in gran segreto nella villa dei marchesi Sacchetti. Durante una festa a bordo del suo panfilo, Guglielmo Marconi conosce Maria Cristina Bezzi-Scali di cui si innamora sin da subito. Un vero e proprio colpo di fulmine per il più grande inventore che l’Italia unita abbia avuto, ma anche per la Marchesa. Poco tempo i due si sposano: il matrimonio è stato celebrato il 12 giugno del 1927 dapprima in Campidoglio e poi nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma.
La moglie Maria Cristina Bezzi-Scali e il grande amore per Guglielmo Marconi
La storia d’amore tra Guglielmo Marconi e la moglie Maria Cristina Bezzi-Scali è stata intensa e passionale. A differenza della prima moglie, Maria Cristina amava il mare e accettò senza alcun problema di vivere a bordo della nave Elettra. Proprio a bordo del tanto amato panfilo di Marconi è nata la loro prima figlia di nome Elettra. “Mi raccontava del passato, delle sue emozioni, mi raccontava del futuro e delle sue speranze” – ha raccontato molti anni dopo la Marchese in occasione di una intervista rilasciata a Il Resto del Carlino. Maria Cristina e Guglielmo, insieme, hanno girato anche il mondo: dall’Europa all’America passando per le cascate del Niagara, Washington, Los Angeles e Giappone.
Una volta rientrati in Italia però Guglielmo Marconi inizia a soffrire di crisi cardiache che costringono i dottori a vietargli di viaggiare. Il 20 luglio del 1937 Guglielmo Marconi muore a Roma di infarto: la moglie ha vissuto nel ricordo e nell’amore del marito e alla BBC prima di morire raccontò “quando parlo di mio marito sento ancora gli occhi di lacrime. Non ho più voluto risposarmi: avevo 37 anni quando Guglielmo è morto, ma non ho voluto. Ho scelto di stargli vicina spiritualmente, com’eravamo stati vicini e insieme per i dieci anni più felici della mia vita”.