Maurizio Costanzo e il figlio Gabriele sono i grandi amori di Maria De Filippi. Oltre ad essere la regina delle televisione italiana e ad essere una talent scout avendo contribuito a creare il successo che Emma Marrone e Giulia De Lellis hanno poi coltivato e portato avanti, Maria De Filippi è anche una mamma e una moglie. Sposata con Costanzo dal 1995, la conduttrice, ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, svela il segreto della loro unione. Maurizio, in alcune dichiarazioni, ha raccontato che avrebbe voluto amare Maria da sempre. Una dichiarazione che fa sorridere la De Filippi: “Lui è un gran paraculo (ride, ndr). Non è vero ‘da sempre’, il nostro matrimonio è durato più di tutti gli altri perché io ho rispettato il suo lavoro. A un certo punto ho iniziato a lavorare come lui perché era l’unico modo per stare con lui, lo guardavo e pian piano ho imparato”, ha spiegato. Il rapporto tra Maria e Maurizio Costanzo si è poi consolidato sul lavoro dove, all’inizio, le hanno dato della raccomandata: “mi davano proprio della raccomandata. Ricordo la mia prima intervista su Sette con Sabelli Fioretti e la domanda fu proprio questa. Non soffrivo perché era la verità, quando feci il numero zero di Amici se non ci fosse stato Maurizio io non sarei andata in onda. Non sarei mai passata“, ricorda.



MARIA DE FILIPPI: “HO IMPARATO A FARE LA MAMMA CON MIO FIGLIO GABRIELE”

Con Maurizio Costanzo, Maria De Filippi ha vissuto anche l’avventura più bella, quella di diventare mamma. Incrociare lo sguardo del figlio Gabriele, però, non è stato facile per la conduttrice che, confessa, di aver avuto paura quando l’ha visto per la prima volta essendo un “bambino già formato”. “Ho avuto tantissima paura, il giorno prima di conoscerlo ero terrorizzata. Quando la prima volta ho visto la sua foto mi sono detta: ‘Adesso cosa faccio se non sono capace?’. Non ci si nasce madri, si impara con il tempo e si cresce insieme”, racconta Queen Mary. Oggi, Gabriele è adulto e lavora con mamma Maria che, tuttavia, lo tratta esattamente come gli altri suoi dipendenti. “Sì, ogni tanto mi arrabbio quando non è puntuale sul lavoro. Non lo riprendo io ma ci sono persone deputate a farlo. Quando non si svegliava al mattino per andare al lavoro lo svegliavo, adesso non lo sveglio più perché è giusto che prenda un cazziatone”, conclude.



 

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