E’ morta nelle scorse more Maria Del Savio Bonaudo, ex procuratore divenuta famosa per il caso di Cogne e di Anna Maria Franzoni. Aveva 76 anni ed è stato senza dubbio il volto simbolo degli inquirenti che si occuparono di uno dei casi di cronaca nera che più scosse l’opinione pubblica italiana. Era il 30 gennaio del 2002, quindi quasi 21 anni fa, quando il piccole Samuele Lorenzi venne ucciso dalla madre, Anna Maria Franzoni, nonostante quest’ultima si sia sempre dichiarata innocente. E del resto il caso spaccò l’Italia, visto che da una parte vi erano coloro convinti che la donna fosse colpevole, e dall’altra quelli che pensavano fosse innocente.
Faceva parte senza dubbio del primo gruppo Maria Del Savio Bonaudo «Sono e resto convinta che Anna Maria Franzoni sia colpevole. Non perché è stata condannata in tutti i gradi di giudizio, ma perché c’erano le prove», disse in una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa italiana, Ansa, così come sottolineato dal Corriere della Sera. Maria Del Savio Bonaudo aveva lasciato la magistratura e il ruolo di capo procuratrice di Aosta nel 2008, per indossare la toga di avvocato, motivando il cambio con una “scelta di vita”, e per continuare la sua carriera professionale “dall’altra parte della barricata”.
MARIA DEL SAVIO BONAUDO E’ MORTA: UNA DELLE SUE ULTIME INTERVISTE
In una delle sue ultime interviste, Maria Del Savio Bonaudo aveva ricordato ancora l’inchiesta che di fatto segnò la sua carriera: «In quei giorni non ho mai detto che era stata la mamma ad uccidere Samuele. Abbiamo fatto tutte le indagini possibili, abbiamo sentito e monitorato tutti i possibili sospetti indicati dalla famiglia. Poi i tecnici del Ris hanno rilevato il sangue sulle ciabatte, quelle che lei indossava prima di uscire di casa mentre dopo calzava gli stivaletti, ed è stato trovato il pigiama sotto le lenzuola. Insomma, si è chiarito che non poteva che essere stata lei. Avevamo le prove, sono state raccolte bene».