Manovra ma anche riforme costituzionali al centro del dibattito politico, Italia Viva pronta al dialogo con il governo. Se la proposta è seria, verrà votata: cristallina Maria Elena Boschi ai microfoni del Corriere della Sera. L’esponente di Italia Viva ha aperto alla riforma Casellati, sottolineando di aver già messo sul tavolo una proposta per l’elezione diretta del premier nero su bianco nel programma del 2022 del Terzo polo: “A differenza di altri, noi non abbiamo cambiato idea. Abbiamo presentato un ddl in Senato a prima firma Renzi per il “sindaco d’Italia” mesi fa. Se la proposta del governo sarà seria e coerente, voteremo a favore”. Non si tratta di un segnale alla destra, ha precisato Boschi, ma le riforme sono le regole del gioco di tutti, come sulla riforma della giustizia: “Allo stesso modo, non facciamo sconti ad un governo che aumenta le tasse, penalizza donne e famiglie, ha una gestione disastrosa del fenomeno migratorio e rischia di farci perdere i fondi del Pnrr”.
Il punto di Boschi
Prima di sbilanciarsi, Boschi ha sottolineato che molto dipenderà dai testi e dalla legge elettorale, ponendo l’accento sulla diffidenza rispetto alle bozze circolate. Il pensiero di Iv è chiaro: “I cittadini eleggono il premier e contestualmente la sua maggioranza in Parlamento; se quel premier viene sfiduciato, la parola torna ai cittadini. Altrimenti, non cambia nulla e continueremo ad avere governi instabili. Ma soprattutto i cittadini saranno sempre convinti che il loro voto non conti nulla”. Così non verrà meno il ruolo del presidente della Repubblica, ma è necessario cambiare qualcosa per assicurare governi duraturi. Boschi ha poi rivendicato l’iniziativa del sindaco d’Italia, coerente con la storia della sinistra riformista più che della destra sovranista: “Spero tuttavia che si smetta di valutare le riforme costituzionali solo per danneggiare l’avversario politico di turno, come è capitato a noi nel 2016 quando il referendum venne affossato anche da coloro che oggi invocano a gran voce le riforme. Impariamo dal passato, pensiamo al futuro del Paese”.