La vicenda di Maria Elia, 17enne di Perugia morta dopo 36 ore in terapia intensiva a seguito di un ricovero per febbre e mal di gola, è stata trattata a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, lunedì 4 aprile 2022. Maria è risultata positiva all’H1N1, influenza suina, ma il motivo che ha spinto il padre Gennaro a presentare denuncia è quello di trovare risposte alle mille domande che gravitano comprensibilmente nella sua testa: “Volevo ringraziare tutta Italia per la solidarietà e la vicinanza. Lunedì scorso mia figlia a quest’ora era a scuola, oggi è al cimitero. È una cosa che non auguro di vivere a nessun papà, ma voglio dare una verità a Maria. Per questo motivo mi sono affidato ai miei avvocati. Io non voglio colpevolizzare nessuno in ospedale, chiedo solo trasparenza”.



Il genitore di Maria Elia ha riferito poi che “Le prime notizie che giungevano sabato dalla terapia intensiva dicevano che Maria era positiva all’influenza suina. Da qui, i medici erano stati molto rassicuranti, dicendo che avevano tante armi a disposizione”. Tuttavia, la situazione è degenerata: “Domenica mattina il medico di turno mi ha annunciato che probabilmente Maria aveva una leucemia fulminante ed era positiva allo stafilococco aureo. La leucemia successivamente è stata esclusa, lo stafilococco e l’H1N1 confermati. Poche ore dopo, mi è stata comunicata la notizia della morte della mia principessa”.



MARIA ELIA, MORTA A 17 ANNI: “DUE GIORNI PRIMA IL MEDICO CURANTE ERA STATO MESSO AL CORRENTE DEL SUO MALESSERE”

A “Storie Italiane”, l’avvocato Antonio Cozza, legale della famiglia della vittima, ha spiegato: “È stata fatta l’autopsia per chiarire le cause del decesso, che giungeranno con l’esame istologico. Serviranno 60 giorni per avere delle risposte in tal senso. Il primo giorno, da cosa risulta e da cosa è riferito dai genitori di Maria Elia, non era risultata la presenza di alcun batterio. Il giorno seguente è comparso lo stafilococco. Due giorni prima dell’accesso in ospedale il medico curante era stato messo al corrente della situazione, con l’invio di alcune foto, ma non c’erano state visite. Di sicuro l’influenza suina c’era, ma bisogna capire quale sia stata l’evoluzione che ha portato al decesso”.



E, ancora: “Si è verificato tutto in fretta e sono stati somministrati 5/7 tipi di antibiotici che non hanno sortito alcun effetto”.