Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone, ha commentato l’arresto del boss Matteo Messina Denaro ai microfoni di “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, martedì 17 gennaio 2023. La donna ha esordito dicendo: “Giovanni, se gli si chiedeva quando la mafia sarebbe stata messa definitivamente al tappeto, non forniva mai una data ipotetica, come facevano in molti. Lui diceva sempre che la mafia sarebbe stata sconfitta quando la società le avrebbe negato il consenso. Diceva anche che era necessario creare una società nuova, con un salto generazionale, che dicesse finalmente no alla mafia. Ecco perché abbiamo creato un movimento di giovani che ieri mi ha subissato di telefonate per dirmi ‘ce l’abbiamo fatta’”.



L’arresto di Matteo Messina Denaro, per Maria Falcone come per il nostro Paese, per me è una grande vittoria. Io so che esistono ancora delle sacche inerti nella nostra società, ma so anche che gran parte di essa si è risvegliata”.

MARIA FALCONE: “MATTEO MESSINA DENARO? NEL SUO COVO SI POSSONO TROVARE TRACCE IMPORTANTISSIME”

Matteo Messina Denaro, secondo Maria Falcone, “doveva per forza avere un comportamento da uomo normale, silenzioso. Non doveva contrastare con la società intorno. Certamente ha goduto di una copertura inimmaginabile di persone a lui affezionate e sicuramente pagate, perché facevano parte dell’organizzazione stessa. La cosa bella che vediamo anche oggi è la possibilità di osservare come i nostri investigatori stiano ripulendo l’appartamento dove ha vissuto il boss, perché è proprio lì dentro che si possono trovare tracce che possono portare a risvolti inimmaginabili, cosa che non avvenne dopo la morte di Totò Riina”.



Sicuramente “Matteo Messina Denaro ci può dire tante cose. È l’ultima speranza che abbiamo. Mi auguro che abbia capito, anche grazie alla sua malattia, che lo Stato è più forte e che quel suo delirio di onnipotenza non avrebbe potuto mai metterlo in ginocchio. Questa è la nostra vera vittoria: avere fatto un’operazione del genere significa che lo Stato ha vinto”.

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