Maria Giovanna Elmi, in una intervista a La Repubblica, ha parlato della sua carriera, costellata anche da alcuni episodi spiacevoli: “Playboy mi fece una di quelle offerte irrinunciabili per delle foto senza veli che però io rifiutai. Quelle su Playman invece sono state un furto. Ho pianto per giorni pensando che la Rai mi volesse licenziare. Ero in barca con un amico al largo, e questi sono riusciti a farmi degli scatti in cui ero in costume e si vedeva il seno. Incredibile. Non so come possa essere successo”, ha raccontato.



Non è l’unica disavventura che le è capitata. Altre sono accadute sullo schermo, quando era una “Signorina Buonasera”. Una in particolare è rimasta celebre. “Era il Capodanno del 1979, io ero spesso di turno per le feste anche perché non avendo figli lasciavo libere le mie colleghe. Avevo indossato un abito elegante con le pailettes e mi stavo controllando la scollatura per non sembrare troppo sexy, perché per entrare nelle case degli italiani non bisognava esagerare. Succede però che mentre mi aggiustavo un po’ il vestito e i capelli ero in diretta da più di un minuto. Ma ci tengo a dire che non è stata colpa mia”, ha precisato.



Maria Giovanna Elmi: “Foto senza veli furono furto”. Il rapporto con gli uomini

Nel corso della sua carriera Maria Giovanna Elmi ha incontrato numerosi uomini. “Tony Curtis si era preso una cotta per me”. E sull’intervista a Sylvester Stallone: “Arriviamo a Tel Aviv dove stava girando Rambo 3. Mi dicono che avrei incontrato un buzzurro. Invece è stato gentile e disponibile. Dopo lo sketch con Bevilacqua dovevamo fare l’intervista insieme. Ci domandiamo cosa fare nel deserto e a un certo punto mi carica su un cavallo nero e parte al galoppo. Alla fine nella sua roulotte ha aperto il frigo pieno di carne e pesce, una puzza esagerata. Lui mangiava solo proteine per il fisico, Mi ha offerto il pranzo ma ho declinato”.

Durante il lavoro ha incontrato anche il marito, Gabriele Massarutto. “Stavamo facendo un servizio nel Triveneto e il van della Rai si ferma. Il sindaco, troppo gentile, chiede a degli amici di darci un passaggio. Sono salita su un auto e alla guida c’era lui. Il matrimonio è arrivato nel 1993. Ora viviamo a Tarvisio, un paesino al confine con Austria e Slovenia. Sono solo 5 mila abitanti. Passeggiate lunghissime, clima bucolico. Ma non stiamo mai fermi, viaggiamo tantissimo. E poi torno spessissimo a Roma, la mia città.”.