Maria Giovanna Maglie parlerà anche di politica stasera a Belve quando sarà ospite dello studio di Francesca Fagnani. Le anticipazioni ci parlano di una fervente polemica politica, con la giornalista che ha specificato ai microfoni di Canale Nove: “Il Movimento Cinque Stelle e Luigi Di Maio non mi hanno voluto”. Si analizzerà dunque a lungo stasera la sua posizione politica e la sua volontà di mettersi in gioco, frenata magari dall’opposizione di qualcuno posto più in alto. La donna avrebbe dovuto occupare una striscia quotidiana nel preserale, la stessa che in passato era governata con grande sapienza da Enzo Biagi. Uno stop condizionato da una pesante ingerenza politica. Per le restanti parole della Maglie dovremmo però aspettare l’appuntamento di stasera con la trasmissione Belve. (agg. di Matteo Fantozzi)
“Essere belva? Fa parte della mia natura, non ho…”
Maria Giovanna Maglie protagonista questa sera a Belve. Ospite del programma condotto da Francesca Fagnani, la giornalista darà vita a un’intervista imperdibile, così come anticipato sui social dalla padrona di casa. “Rieccoci, belvissime”, si legge sul profilo Instagram della conduttrice, “fuochi d’artificio con Maria Giovanna Maglie (legali permettendo…) che dice…”. Quali saranno le dichiarazioni della Maglie? In uno scorcio di intervista in onda sul promo trasmesso da Canale Nove, la giornalista, sul punto di dare il via a uno dei confronti più interessanti della stagione, ammette di essere una vera belva: “non vi voglio deludere – spiega la Maglie – il problema è che fa parte della mia natura, non ho bisogno di avere dei gesti da belva o dei comportamenti da belva, se sei belva sei belva. Io so perché mi fa questa domanda – conclude l’ospite rivolgendosi alla padrona di casa – lei è perfida, non a caso ha pensato a una trasmissione come belve, lei è perfida dentro”.
Maria Giovanna Maglie, “Se a uno non piacciono gli omosessuali…”
Con la sua presenza a Belve, Maria Giovanna Maglie chiarirà alcuni aspetti del suo pensiero, già ampiamente espressi nel corso dei recenti dibattiti politici. In occasione del Congresso Mondiale delle Famiglie, la Maglie ha ribadito il suo pensiero sulla famiglia naturale con un intervento a Piazzapulita. “Se a uno non piacciono gli omosessuali, esattamente come ad altri non piacciono le famiglie con bambini, sono liberi di dirlo”, ha spiegato la giornalista. “Io – ha aggiunto poi – sono per la libertà di espressione, […] credo che ci sia una visione contro la famiglia naturale e omocentrica che mi spaventa”. Maria Giovanna Maglie ha poi ammesso: “Credo che ci sia in questo momento una tendenza mondiale a rovesciare alcuni concetti che invece vanno recuperati o, meglio, se non li vuoi recuperare, perché non ti piacciono e non te li vuoi tenere, consenti a coloro i quali piacciono e se li vogliono tenere di tenerseli. Consenti di sposarsi, di fare figli, da uomini, come uomini e come donne, consenti a una donna che non voglia lavorare di poter restare a casa e sentirsi lo stesso utile alla società”.
“Donald Trump conquista Londra”
In una recente diretta Facebook, Maria Giovanna Maglie ha preso le difese di Donald Trump, protagonista, assieme alla sua consorte, Melania, della visita di Stato a Londra al cospetto della Regina Elisabetta. “Donald Trump? Non ne posso più di gente che preconizza che se ne andrà via […] Basta! Siete patetici, la realtà vi deve arrivare addosso come uno schiaffone. Prendere atto della realtà è un atto di… è un gesto di maturità”. Secondo la giornalista, infatti, “il ‘cafone’ Trump goes to London e la conquista. Perché? – ha spiegato la Maglie – Perché è se stesso, col gilet tirato, con la pancia, accompagnato da una delle donne più belle, più appropriate, più rappresentative che si siano viste in giro, ma su quello si glissa, Melania meglio far finta essere trasparente”. E sui rapporti del nostro paese con il Tycoon? “L’Italia deve avere un rapporto diverso e migliore con gli Stati Uniti di Trump ed è tutto da costruire – ha spiegato la Maglie – Certo che finché abbiamo un Ministero degli Esteri – perché è da lì che passano le cose – a sede vacante perché non c’è…”