«Tutti i medici che ho invitato io, da Zangrillo a Galli, hanno sempre detto che il vaccino è cruciale, quindi almeno affidatevi alla scienza». Comincia così il botta e risposta a distanza tra Myrta Merlino e Maria Giovanna Maglie a “L’aria che tira”. Dopo l’intervento di Alan Friedman, infatti, la conduttrice ha dato la parola all’altra ospite notando la sua insofferenza in tema di vaccini. «Dimmi una cosa, ma tu che sei fieramente sovranista e populista, ti sei vaccinata vero?». Allora la giornalista, dopo aver precisato di essere sì sovranista, ha replicato: «Non ancora. Perché? Non lo so, però adesso mi sono prenotata». Poi ha spiegato perché solo ora ha effettuato la prenotazione. «Ho avuto delle grandi resistenze rispetto alla troppa rapidità di questo vaccino, ad un certo fideismo… resistenze psicologiche mie che non ho raccontato ad altri. Non ho fatto predicazione sulle mie resistenze», ha voluto precisare Maria Giovanna Maglie.



Quindi, ha spiegato tutte le sue perplessità: «Sono dovute non solo agli effetti collaterali, ma al fatto che il vaccino è in fase sperimentale, va comunque ripetuto ogni 7-8 mesi perché gli anticorpi scendono subito e nessun vaccino è mai stato sperimentato…».

MYRTA MERLINO VS MARIA GIOVANNA MAGLIE SU VACCINO

A questo punto Maria Giovanna Maglie è stata interrotta da Myrta Merlino, che ha raccontato di sottoporsi ogni anno alla vaccinazione antinfluenzale, quindi il fatto che si debba fare il richiamo per quello anti Covid non dovrebbe rappresentare un problema. «Penso che in giro per il mondo ci siano troppo vaccini obbligatori, ma questo non vuol dire essere no vax. Non vorrei essere etichettata. Ho avuto delle esitazioni e ora mi sono prenotata». Alan Friedman a tal proposito ha fatto notare che nel Regno Unito non vengono definite no vax queste persone, ma “esitanti”. «L’intera dinamica del vaccino è parsa coatta, non a caso ora si parla in continuazione di vaccino di seconda generazione. Non a caso Matteo Bassetti parla addirittura di una “pillolina magica”, usando un termine scherzoso per sdrammatizzare. Ma fino a che il vaccino avrà due dosi, che è una cosa tragica infatti io non a caso aspettavo il Johnson & Johnson, ma avrà la grandissima difficoltà di conservazione e distribuzione, avoglia a racocntare dei brevetti». Allora Myrta Merlino ha detto la sua: «Una dose… il Johnson… se tutti pensassimo ad aspettarlo, in questo paese starebbero tutti morendo e sarebbero ancora in terapia intensiva. Io ho un compagno di vita che è stato chiamato per AstraZeneca. Mezzo mondo gli ha detto di cambiarlo ma Marco (Tardelli, ndr) lo ha fatto. Ogni persona che si vaccina è un vantaggio per tutti, è una scelta corale».



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