Maria Grazia Cucinotta, splendida attrice siciliana, indimenticabile per la sua recitazione ne Il Postino, è stata intervistata dal programma di Rai Radio Due, i Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. L’attrice racconta di essere appena tornata dalla Cina, lì dove tutto è cominciato ma dove da tempo è finita, grazie anche a metodi molto rigidi di contenimento del virus: “In Cina è tutto finito. All’inizio stentavo a crederci. E’ anche vero che quando sono arrivata mi sono fatta 21 giorni di quarantena, ma non a casa, ti prelevano dall’aereo, ti disinfettano, disinfettano i tuoi bagagli, poi vieni rinchiusa in una camera di un albergo covid in cui ti portano da mangiare tre volte al giorno, ti prendono la temperatura due volte al giorno, ti fanno i tamponi una volta a settimana e alla terza settimana ti rilasciano un codice sul telefonino con il quale poi puoi andare in giro”.
“Sono molto severi nei controlli – ha proseguito – ma il tracciamento che fanno rende poi le persone libere di andare in giro. Io ho girato tutta la Cina, è veramente covid free. Sono stati bravi”. Si parla quindi della sua carriera, nata un po’ per caso dopo una partecipazione a Miss Italia: “Durante le selezioni avevo incontrato un’agenzia di Milano, mi presero subito e mi fecero fare il provino per ‘Indietro tutta’”, e da lì ebbe inizio il sogno.
CUCINOTTA: “TROSI DURANTE IL POSTINO STAVA MALE…”
Ovviamente non si poteva non menzionare il film capolavoro “Il Postino”, di cui la stessa Cucinotta ammette di non stancarsi mai “di parlarne”: “E’ un modo per essere grati a chi mi ha dato l’opportunità della vita”. All’epoca Troisi non stava già bene: “Sempre ironico, scherzoso, non si è mai pianto addosso. Ci siamo dovuti fermare perché la sua situazione di salute è peggiorata, ma lui ha rifiutato di fermarsi, ha detto che voleva finire il film con il suo cuore. E così è stato. Abbiamo finito il film la sera alle dieci e lui si è addormentato il giorno dopo alle due del pomeriggio”. Cucinotta, oltre ad essere una bravissima attrice è una donna splendida, ma spesso e volentieri il suo aspetto fisico si è dimostrato un’arma a doppio taglio: “Quando la tua immagine è troppo forte, le persone stentano a credere che dietro ci sia anche un cervello. Ho incontrato persone che mi dicevano ‘ah, ma sei anche intelligente’. E io mi chiedevo ‘ma perché ho proprio la faccia da deficiente?'”. Infine, sul movimento #metoo: “Io non ne ho mai parlato, lotto contro le violenze di gente che non può scegliere e che si ritrova a subire violenza senza poterne uscire”.