Maria Grazia Cucinotta racconta la sua adolescenza e il viaggio dall’amata Sicilia al nord Italia, prima tappa di una carriera di clamoroso successo. “Da adolescente ero fuori dal mondo, ero una mina impazzita. Avevo tantissimi sogni, sapevo che dovevo fare qualcosa per cambiare la mia realtà – svela nel salotto di Generazione Z, programma in onda su Rai 2 – Avevo voglia di riscattare i sacrifici dei miei, la mia vita, i pregiudizi legati a dove nasci, alle tue condizioni economiche. Io sono andata via dalla Sicilia prestissimo, arrivo al Nord e ci sono altri pregiudizi, perché sei quella che arriva dal Sud e quindi devi imporre il tuo io per dimostrare che dove nasci è un punto di partenza, non è mai un punto di arrivo né può diventare una gabbia dove qualcuno ti può chiudere”.
Da giovanissima, Maria Grazia Cucinotta ammette che “avevo una vaga idea di fare la modella perché ero alta e quindi il sogno era quello di finire sulle copertine dei giornali e indossare quegli abiti meravigliosi”. All’età di quattordici anni “lavoravo già durante l’estate per aiutare i miei, in negozio di antifurti, era un modo per avere qualcosa che potesse realizzare i miei sogni. Non ho vissuto il mio essere teenager come tutti, perché d’estate gli altri andavano in vacanza con gli amici e io lavoravo”. All’inizio “nulla sapevo fare, non avevo fatto una scuola per recitazione quindi c’era solo la voglia di cambiare, di fare qualcosa e di riscattarmi. Il primo provino per Indietro Tutta è andato bene e da lì non ho mai più smesso di lavorare”.
Maria Grazia Cucinotta “avrei voluto dare a Giulia un fratellino o una sorellina”
A oggi, Maria Grazia Cucinotta riconosce che l’essere “so di essere molto fortunata, però non mi sono dimenticata da dove sono venuta e questo mi ha dato la forza oggi di capire l’importanza della popolarità”. Nella sua incredibile e popolarissima carriera di attrice svela di aver rinunciato a un film per le troppe scene di nudo: “per me il nudo dev’essere un nudo artistico, elegante – spiega alla conduttrice Monica Setta – Adesso ho un buco mentale e non ricordo che film fosse, però c’erano tante scene di nudo. Non me la sono sentita perché avevo ancora problemi con il mio essere prosperosa. Quindi m’imbarazzava e lo trovavo non elegante perché secondo me un nudo deve essere elegante e armonioso, quando diventa troppo poi distrae”.
Ripensando al passato, per Maria Grazia Cucinotta “l’unico rimpianto è quello di non essere riuscita a dare a Giulia fratellini o sorelline. È una cosa che mi è rimasta perché amo i bambini, mi son resa conto che i ragazzi sono un dono meraviglioso, stare con loro è vita. Sono loro che hanno una visione reale della vita. Lei comunque da figlia unica mi dice che sta benissimo. La paura però è che possano restare da soli un giorno”.