Mea culpa di Maria Grazia Cucinotta nel corso di un’intervista rilasciata a Libero Quotidiano. La nota attrice rivela che già molto prima che il Coronavirus diventasse una pandemia, era stata messa al corrente della sua pericolosità e avvertita senza, tuttavia, dare peso a questo avvertimento. “Sono stata cieca. – esordisce l’attrice – Già prima di Natale, i miei amici cinesi mi avevano messo in guardia, consigliandomi di restare a casa il più possibile, ma ho sottovalutato il consiglio, dando credito alle istituzioni italiane”, racconta Maria Grazia Cucinotta, ammettendo senza filtri di aver sbagliato. Poi però si scaglia anche contro la gestione che il Governo ha avuto di questa situazione: “All’inizio c’era molta confusione: c’era chi sosteneva che il Covid-19 fosse poco più di un’influenza. Siamo stati mal guidati”, tuona ancora “Questa pandemia è senza precedenti ma, se fossimo stati più previdenti, forse avremmo potuto evitare alcune cose”.
Maria Grazia Cucinotta: “Coronavirus? Ora paghiamo i tagli fatti alla sanità”
La riflessione di Maria Grazia Cucinotta sul Coronavirus e sulla gestione del Governo italiano va però ancora oltre. “Di certo, ora paghiamo i tagli che sono stati fatti alla sanità. – aggiunge l’attrice – Già prima della pandemia molti ospedali non funzionavano o erano poco attrezzati. Spero che per prima cosa rivedremo la sanità e la ricerca, mettendole in primo piano. Non si può pensare di risanare un’attività semplicemente facendo dei tagli: bisogna farla rifunzionare, punto, perché la sanità è un settore vitale”, ammette. Tiene tuttavia a concludere con una riflessione: “Ormai dovrebbe essere chiaro che la salute viene prima dei soldi: non esiste business in un Paese di morti”.