Maria Grazia Cucinotta è stata intervistata a Il Corriere della Sera in occasione dell’anniversario trentennale del film “Il Postino”, con Massimo Troisi. Qui ha raccontato la sua esperienza, spiegando di essere stata scelta ai provini sotto il consiglio di Nathaly Caldonazzo, con la quale però non parla più da molto tempo. Maria Grazia Cucinotta ha anche rivelato di essere dislessica e di fare fatica a leggere un copione: “Mi mancava la preparazione, non avevo alcuna esperienza“.



L’attrice ha anche confessato un fatto molto delicato della sua vita. Da giovane, a causa della dislessia aveva sofferto di attacchi di panico durante le interrogazioni, un disturbo che l’ha anche portata ad essere giudicata male dal quartiere in cui viveva: “A un certo punto pensarono che fossi drogata, perché di droga ne girava tanta. Mia madre era disperata“, ha spiegato Maria Grazia Cucinotta: “Più collassavo e più passavo per la scema del villaggio“.



Maria Grazia Cucinotta: “Un regista famoso mi disse che “Il postino” era il film più bello che avesse mai visto”

Dopo i racconti del suo passato difficile ha anche svelato di aver avuto dei contatti con Gisella Cardia, la presunta veggente di Trevignano. Maria Grazia Cucinotta ha raccontato di non averne mai parlato per la paura di essere giudicata e per non fare gossip su questa parte della sua vita. Ma a Il Corriere della Sera ha spiegato che quello è stato un bel momento: “Non ho mai approfondito su Gisella… Avrà delle ‘sensazioni’, non lo metto in dubbio“. Poi la confessione su Craig Warwick, il famoso sensitivo inglese: “Mi ha detto che vicino a me ci sono due angeli custodi“.



E secondo Maria Grazia Cucinotta è stato proprio un angelo a salvarla da una tentata violenza quando era ancora molto giovane. Si trovava a Parigi, e un uomo in giacca e cravatta aveva provato a strattonarla dopo averla buttata in terra ma lei “miracolosamente” era riuscita a scappare. Poi il triste racconto su Sofia Loren dopo il grande successo de Il Postino. Oliver Stone addirittura le aveva detto che era il film più bello che avesse mai visto, ma la Loren all’epoca aveva fatto finta di non riconoscerla e di non sapere chi fosse: “Ci rimasi male. Una delle prime a chiamarmi, forse anche per la loro rivalità, fu Gina Lollobrigida […], La Loren la incontrai anni dopo, la vedevo da Armani che ci vestiva entrambe”.