Nel giorno in cui si celebra l’Immacolata Concezione di Maria, Suor Daniela Del Gaudio, francescana immacolatina, direttrice dell’Osservatorio internazionale per le apparizioni della Pontificia Accademia mariana internazionale, ha riflettuto sulla figura della Vergine sulle pagine di Avvenire. “Maria”, spiega, “è donna per eccellenza, bellezza per eccellenza“, mentre la celebrazione di oggi “ci riporta all’armonia creazionale che il peccato originale ha distrutto”.
Invocando Maria Immacolata, sottolinea ancora Suor Del Gaudio, “ripara gli errori dell’intelletto. Se noi la imitiamo ci ripara il cuore, perché lei è la madre del bell’amore, è la verità, ci insegna la purezza e la santità. Se noi ci consacriamo a lei, la prendiamo come regina e maestra che ci aiuta anche nella vita sociale”. Per la stessa Chiesa, la figura della Vergine, ha rappresentato oltre che un modello, anche una “mediatrice della grazia”, perché ogni apparizione ed intervento di Maria Immacolata, avviene “sempre con l’aiuto di Dio, intercedendo efficacemente”, mentre la consacrazione alla sua figura “che è una delle manifestazioni più forti della spiritualità mariana, esprime proprio questa fiducia: noi ci affidiamo a Maria per intercedere il dono della pace presso il Signore”.
Suor Del Gaudio: “Nella storia 24 apparizioni riconosciute di Maria Immacolata”
Il ragionamento su Maria Immacolata di Suor Del Gaudio, però, è anche un occasione per parlare del suo lavoro e della sua ultima fatica, ovvero il libro “Porta del cielo”, nel quale ha ripercorso tutte le sue apparizioni storicamente certificate, che sono state manifestazioni “della salvezza”. “Le apparizioni approvate ufficialmente dalla Chiesa”, spiega la Suora, “con documentazione certa, sono 24“, tra le quali la prima nel I secolo a Efeso, forse nell’anno 42.
Ampio spazio tra le apparizioni di Maria Immacolata nel libro, però, è dedicato a quella di Medjugorje che non è ancora stata certificata dalla Chiesa, ma che Suor Del Gaudio ha inserito “per la sua notorietà e le importanti decisioni prese dal Papa per orientare il cammino pastorale dei pellegrini del luogo, perché attraverso la Vergine Maria possano incontrare veramente il Signore e fare un’esperienza di Chiesa”.
Parlando, invece, di come viene certificata un’apparizione di Maria Immacolata, Suor Del Gaudio sottolinea che “il fatto che una presunta mariofania sia in contrasto con la rivelazione pubblica cioè il Vangelo, contro il Papa e la Chiesa, rappresenta un elemento per non ritenerla vera”, mentre il resto è definito da un documento di Papa Paolo VI del 1978. Innanzitutto, i messaggi non devono essere contrari alla dottrina. Poi, i veggenti, dei quali occorre verificare “la loro moralità, la docilità, l’umiltà, se per esempio amano essere protagonisti. E poi il rapporto con il denaro, senza dimenticare eventuali patologie psichiche”.