Sono 18mila – soprattutto donne e bambini – le persone attualmente in fuga da Kiev, la città maggiormente presa d’assedio in queste ore. La trasmissione Ore 14 ha raccolto una delle tante testimonianze provenienti proprio dall’Ucraina. E’ quella di una giovane donna e mamma, che ai microfoni della trasmissione ha lanciato un appello disperato: “Putin, Russia, andate via da Ucraina. Vogliamo vivere pacificamente. Nato chiudete le vie aeree per salvare i nostri figli”. Queste le parole di Maria, madre trentenne partita da sola insieme al suo bambino nel tentativo di metterlo in salvo, come molte altre mamme.



Un viaggio per nulla semplice e che Maria ha raccontato tra le lacrime: “Due giorni senza dormire, con un bimbo piccolo è davvero dura ma è meglio che stare sotto le bombe”, ha dichiarato la giovane donna, visibilmente provata. Maria si è detta particolarmente “impaurita dall’aviazione” ed ha ribadito come “i razzi dal cielo stanno uccidendo gli Ucraini, i bambini ucraini”.



Maria in fuga dall’Ucraina: il disperato appello

Il marito di Maria, come accaduto per molte giovani donne, è rimasto in Ucraina, a Odessa: “Sta proteggendo la mia casa, la mia città”, ha commentato faticando a trattenere le lacrime. “Io non so come e quando potrò tornare di nuovo a casa”, ha aggiunto, asciugandosi le lacrime di disperazione.

Un’emergenza umanitaria alla quale adesso si va ad affiancare anche l’emergenza nucleare dal momento che il ministro degli esteri ucraino ha fatto sapere che già da diverse ore la corrente è venuta a mancare e che ci sarebbe il reale rischio che il sistema di raffreddamento si disinserisca con un possibile nuovo incidente nucleare che sarebbe davvero drammatico. Da qui la richiesta insistente del cessate il fuoco e del ripristino delle funzionalità piene della centrale.