Maria Letizia Beneduce è una musicista italiana componente membro del trio al femminile Le Capinere che da sette anni suona nell’Orchestra del Festival di Sanremo che ha avuto modo di raccontare la sua esperienza alla Kermesse durante un’intervista con Vanity Fair raccontando la sua esperienza e la preparazione di tutti gli orchestrali prima del Festival in un anno particolare, segnato dalla pandemia, come questo dicendo: “L’essere arrivata alla prima serata, dopo 40 giorni di prove, lo considero un privilegio”.



La musicista, che ha avuto l’opportunità di suonare anche durante la scorsa edizione del Festival, in cui il pubblico non era presente durante l’intervista ha sottolineato uno dei momenti più emozionati per lei: “Quando sta per aprirsi il sipario. È un momento di grazia in tutti i sensi. A compimento di un grande lavoro di preparazione. Si sente la responsabilità e la gioia di metterlo al servizio del pubblico. Come ha sottolineato Fiorello, noi senza pubblico siamo niente”.



Maria Letizia Beneduce “Essere arrivata alla prima serata è un privilegio”

Maria Letizia Beneduce è riuscita a salire sul palco dell’Ariston anche quest’anno seppur tra mille difficoltà dovute alle condizioni sanitare: “Purtroppo alcuni colleghi si sono ammalati a ridosso della diretta. Li abbiamo dovuti sostituire all’ultimo momento” rivelando come “Ogni sedia in orchestra è come un grado militare. Bisogna avere sangue freddo e lucidità per riorganizzare all’impronta tutto ciò che hai strutturato in 40 giorni di prove”.

Il Festival di Sanremo però non è solo musica, ma anche moda e le componenti dell’orchestra questo lo sanno bene, soprattutto perché quest’anno hanno indossato le creazioni sposa di Atelier Emè vestite interamente di bianco, un’esperienza che la donna ha commentato dicendo: “Il bianco è la somma di tutti i colori e in questo momento c’era bisogno di regalare alla visione del Festival l’intera gamma di colori dell’arcobaleno”.