María Mercader, madre di Christian De Sica, è tra le protagoniste del racconto di Una serata tra amici in onda questa sera su Rai1. Nel corso dello spettacolo, sono numerosissimi i suoi accenni alla mamma, di cui parla spesso soffermandosi sugli aneddoti legati alla sua infanzia. In particolare, è molto suggestivo il suo ricordo di una Roma di altri tempi in cui – al posto dei grandi magazzini che vediamo oggi – c’erano ancora i classici negozietti artigianali in cui acquistare dolcetti e leccornie varie. Christian rievoca le passeggiate con la mamma a via del Corso, che all’epoca era piena di cioccolaterie e pasticcerie che vendevano la treccia, classico panettone romano. (agg. di Rossella Pastore)
Chi è María Mercader
Si chiamava María Mercader (nome completo: María de la Asunción Mercader Forcada) la madre di Christian De Sica e di suo fratello Manuel nonché ‘moglie’ (in Messico e Francia) del grande cineasta Vittorio De Sica. Di origini spagnole, María nacque a Barcellona nel 1918, e nel 1939 ebbe inizio la sua attività nel cinema italiano, dove lavorò per diverso tempo al fianco del regista Mario Monicelli. Nel 1942, sul set di Un garibaldino al convento, conobbe Vittorio De Sica, già sposato con Giuditta Rissone, da cui aveva avuto una figlia – Emi – morta pochi giorni fa. Dopo il divorzio con la Rissone, De Sica sposò María in Messico, nel 1959, e poi di nuovo a Parigi nel 1968. All’epoca, infatti, il loro matrimonio era considerato nullo dalla legge italiana. Manuel, il loro primo figlio, nacque nel 1949, due anni prima rispetto al più famoso Christian.
María Mercader, un film sulla sua vita nei progetti di Christian De Sica
María Mercader è venuta a mancare nel 2011 all’età di 92 anni. Era, tra le altre cose, sorellastra di Ramón Mercader, l’agente segreto sovietico che assassinò il politico e rivoluzionario russo Lev Trockij per ordine del dittatore Stalin. Quanto alla sua carriera di attrice, María si distinse recitando ne La casa del sorriso, pellicola diretta da Marco Ferreri che nel 1991 vinse l’Orso d’oro al Festival internazionale del cinema di Berlino. In un’intervista del 2014 al Corriere della Sera, Christian De Sica dichiarò di voler omaggiare sua madre girando un film dedicato a lei e alla sua storia con De Sica. Lui la ricorda così, come una “donna d’altri tempi”, “molto simpatica e spiritosa, completamente incosciente”. “I fascisti le hanno buttato giù la casa in Spagna, è andata in Francia a recitare, aveva più successo di mio padre, era molto bella, elegante.
Poi mio padre l’ha chiusa in casa e lei ha vissuto tutta la vita innamorata di lui, tra il parrucchiere, le partite a carte coi miei zii e noi figli. È stata un po’ vittima”. Ma la loro situazione irregolare ha reso ‘vittime’ anche gli altri: fare parte di una famiglia allargata, con tutto ciò che questo comporta, non è mai facile. “In parte è stata lei a spingere mio padre a diventare regista, anche per allontanarlo dal teatro e dalla prima moglie”, racconta ancora il figlio. Ciononostante, Christian è convinto che dalle vicende dei suoi genitori si possa trarre lo spunto giusto per stendere una bella trama. Due gli scogli che lo frenano: “Sono vent’anni che lo voglio fare, ma non ci sono soldi. E poi io ho fatto troppi Vacanze di Natale per interpretare un ruolo drammatico”.