Chi è Maria Paola Gaglione: il fratello condannato a 9 anni per averne causato la morte
La storia di Maria Paola Gaglione, morta dopo una caduta dallo scooter nel Napoletano, è al centro della puntata “L’amore impossibile” di Un giorno in pretura, programma condotto da Roberta Petrelluzzi su Rai 3 in onda sabato 5 novembre in seconda serata. Il fratello di Maria Paola Gaglione, Michele Antonio, sarebbe stato condannato a 9 anni e 6 mesi in primo grado, nel maggio 2022, per averne provocato il decesso durante un inseguimento: secondo la ricostruzione dell’accusa, l’uomo non avrebbe sopportato la storia d’amore tra la sorella e Ciro Migliore, un giovane transessuale, per questo li avrebbe seguiti in sella alla sua moto finendo per causare l’incidente costato la vita alla giovane.
Maria Paola Gaglione, originaria di Caivano, aveva appena 21 anni e il suo dramma è al centro di un processo a carico del fratello, imputato di omicidio preterintenzionale e lesioni. I pm avrebbero chiesto 22 anni di carcere per omicidio volontario e tentato omicidio (Ciro Migliore era rimasto ferito) ma i giudici della Corte d’Assise di Napoli, accogliendo la tesi della difesa, legali Giovanni Cantelli e Domenico Paolella, avrebbero derubricato i reati riconoscendo le attenuanti generiche. A Michele Antonio Gaglione, incensurato, secondo Ansa inizialemente sarebbe stata contestata anche l’aggravante dell’omofobia, accusa poi caduta.
Il dramma di Maria Paola Gaglione, morta durante un inseguimento
La tragedia di Maria Paola Gaglione si è consumata ad Acerra, nell’hinterland di Napoli, la notte tra l’11 e il 12 settembre 2020. La giovane e il compagno, Ciro Migliore, sarebbero stati inseguiti dal fratello della donna, Michele Antonio Gaglione, da tempo contrario alla loro relazione. La coppia sarebbe finita rovinosamente a terra, caduta dallo scooter su cui viaggiava, secondo l’accusa proprio durante un inseguimento da parte dell’uomo.
Maria Paola Gaglione, ricostruisce Ansa, avrebbe colpito un tubo dell’irrigazione che le avrebbe provocato una ferita mortale alla gola. Il fidanzato Ciro Migliore sarebbe rimasto ferito in modo lieve. Stando a quanto trapelato sulla vicenda, la storia d’amore tra Maria Paola Gaglione e Ciro Migliore non sarebbe stata mai accettata dalla famiglia della 21enne e questo avrebbe spinto la coppia a lasciare il quartiere in cui viveva per trasferirsi ad Acerra. Michele Antonio Gaglione, fratello della vittima finito alla sbarra per la sua morte, avrebbe sempre respinto la tesi della Procura relativamente a un inseguimento volto a “dare una lezione” alla sorella. Agli inquirenti avrebbe dichiarato: “Volevo solo chiederle di tornare a casa, aveva fatto le valigie ed era scomparsa gettando tutta la famiglia nella disperazione“. Secondo l’accusa, però, Michele Antonio Gaglione sarebbe stato disposto a tutto pur di mettere fine a quella relazione sentimentale, a riportare la sorella a casa “costi quel che costi”.