Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologia clinica, Virologia e Diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, ha invitato i suoi colleghi ad una maggiore responsabilità nel parlare dell’epidemia di coronavirus. Interpellata dai microfoni dell’agenzia AdnKronos ha spiegato: “Meno politica per salire alla ribalta e più sintonia sulle indicazioni date in pasto a un’opinione pubblica disorientata. Nella lotta contro Covid-19 – aggiunge – è il momento della responsabilità di tutti. Noi esperti sui quali si polarizza l’attenzione mediatica abbiamo un compito molto importante: dare poche indicazioni, la verità dei dati, senza cedere a interpretazioni personali con eccesso di pessimismo o ottimismo”. Un messaggio rivolto alle numerose dichiarazioni allarmiste degli ultimi giorni, alla luce anche dei casi di covid schizzati alle stelle. “È un nostro dovere deontologico – ha proseguito Maria Rita Gismondo – nella consapevolezza che da tecnici non possiamo suggerire soluzioni politiche dalle conseguenze incalcolabili, che debbono tener conto di molti fattori, oltre che della scienza”.
MARIA RITA GISMONDO: “NON C’È PROBLEMA TERAPIA INTENSIVA”
Maria Rita Gismondo invita alla calma e alla cautela, sottolineando come la situazione ospedaliera non sia affatto preoccupante, allo stato attuale delle cose: “Sebbene i numeri dell’epidemia anche nel nostro Paese stiano costantemente aumentando – ha proseguito l’esperta – e questo certamente non è un fattore positivo, la condizione che stiamo vivendo in questo momento, sia dal punto di vista ospedaliero sia per come si manifesta e per chi colpisce la patologia, è completamente diversa da quella della prima fase dell’emergenza”. Secondo Maria Rita Gismondo non esiste ora un “problema di terapie intensive”, semmai stanno iniziando a scarseggiare i “posti di sub-intensiva, con persone che hanno dei sintomi il più delle volte neanche molto gravi e che comunque guariscono. Ovviamente le Regioni carenti da questo punto di vista potrebbero avere dei problemi”. E anche per quanto riguarda l’infezione, la Gismondo è convinta che il virus sia meno virulento rispetto a qualche mese fa: “La patologia Covid-19 oggi non si mostra grave come nel primo momento di questa unica, lunga ondata”. Infine, sulla mascherina obbligatoria, l’esperta del Sacco ha pochi dubbi: “Lo trovo non solo esagerato, ma anche controproducente. E penso che la gente, avendo questa imposizione, possa agire anche in maniera insofferente”.