IL RICORDO DELLA FIGLIA DI ALCIDE DE GASPERI: “MIO PADRE CERCAVA DIO”
Lo scorso 30 marzo è morta all’età di 99 anni la primogenita delle figlie di Alcide De Gasperi, Maria Romana Catti De Gasperi: oggi su “L’Avvenire” viene pubblicata una bellissima ultima intervista alla donna ricordata pochi giorni fa dal Presidente della Repubblica Mattarella come «l’affettuosa e attiva vicinanza all’opera di Alcide De Gasperi in momenti cruciali della storia della Repubblica e il costante e prezioso impegno per conservarne e diffonderne la memoria».
Affezionata e dedita a conservarne la memoria in quanto l’uomo che più di tutti contribuì all’uscita dalla devastazione post-guerra del nostro Paese: Maria Romana De Gasperi ricordava così il padre all’Avvenire, «Era un uomo dotato di una straordinaria dirittura morale e infatti nessun avversario politico ha mai trovato qualche macchia sulla sua vita tale da poterlo compromettere o colpire sul piano personale. Ed era anche un intellettuale che quando finì in carcere scriveva lettere in latino». Il rapporto con il Vaticano, il lavoro instancabile e la fede: Alcide De Gasperi era tutto questo, come ricorda ancora l’amata figlia Maria Romana. «Più leggo le cose che mio padre ha fatto e scritto fin da giovane e più mi convinco che sia stato spinto da una spiritualità e da una religiosità enorme», spiega la primogenita dell’ex Presidente del Consiglio. Il desiderio primario di De Gasperi, sottolinea la figlia, «era quello di portare le idee cristiane nella politica. La ricerca di Dio e l’anelito verso il trascendente».
MARIA ROMANA DE GASPERI: “C’ERA UN PAESE DA SALVARE”
La ricerca di Dio, lo scandagliare le profondità della fede applicata alla politica ma anche il senso di responsabilità: De Gasperi sentiva una straordinaria «l’assunzione di responsabilità verso il Paese e la faticosa esperienza di governo. Questi elementi fecero parte di un’unica cornice umana».
Ancora all’Avvenire la compianta Maria Romana De Gasperi ricorda come proprio dagli scritti del padre si può risalire a quell’idea “salvifica” del Paese che non poteva che passare dal senso cristiano della politica, ovvero il servizio: citando alcuni foglietti appuntati da De Gasperi in mezzo ai tanti documenti di lavoro, la figlia trova «richieste che faceva al Signore, supplicandolo di aiutarlo nei momenti difficili. Conservo questi fogli con cura da tanti anni, ma non mi sono mai decisa a pubblicarli – spiegò – perché ritengo che per essere compresi e valorizzati appieno dovrebbero essere accompagnati dal commento di un religioso». Spesso viene descritto Alcide De Gasperi come un uomo che lavorava “nell’ombra” e in silenzio: ecco tutt’altro ricorda la figlia, «viveva molto volentieri in mezzo alla gente. Ma si ritrovò solo in molti periodi della sua vita, quando dovette prendere decisioni assai difficili. Durante il periodo fascista, ad esempio, non poté parlare quasi con nessuno al di là di pochissimi amici. Lo stesso avvenne in seguito, quando parlava al popolo dicendo sempre ciò che pensava». Il senso di De Gasperi per la politica, conclude il ricordo della scomparsa figlia Maria Romana, «la ‘sua’ politica era basata sulla serietà, sui principi e sulla convinzione di essere sulla strada giusta».