GLI SCOOP DI SELVAGGIA LUCARELLI SU MARIA ROSARIA BOCCIA

Aspirava a diventare consigliera del ministero della Cultura, anzi Maria Rosaria Boccia – ospite oggi di E’ sempre Cartabianca – ritiene di aver ricevuto questa nomina, motivo per il quale ha dato via al caso che ha portato alle dimissioni di Gennaro Sangiuliano, di sicuro è un’imprenditrice e da qualcuno viene anche definita un’influencer. Ma anche su questo ci sono dubbi, visto che Selvaggia Lucarelli sta mettendo in dubbio alcune foto che sono state pubblicate su Instagram.



Ad esempio, in una condivisa nelle stories e messa nella cartella Milano in evidenza c’è un’immagine di un tiramisù improbabile perché è poco definita e l’inquadratura appare poco naturale: da una ricerca su Google Images si scopre che è una foto ripresa da una famosa pasticceria, quindi è stata tagliata e ripubblicata. Ma la giornalista del Fatto Quotidiano ha messo a confronto anche le foto che sono presenti nella cartella Dior in evidenza: viene raccontato un viaggio organizzato dallo stesso brand, ma sono immagini prese da Pinterest e altri profili Instagram.



IL CASO DEGLI OCCHIALI SMART ALLA CAMERA

Di sicuro, come le influencer, Maria Rosaria Boccia ha visto crescere il suo profilo social, visto che cresce giorno dopo giorno da quando è scoppiato il caso. Comunque, Selvaggia Lucarelli non ha messo in dubbio solo alcuni eventi per le stories pubblicate su Instagram, ma ha soprattutto sollevato il caso degli occhiali smart indossati all’interno di Montecitorio, vicenda per la quale ora Boccia rischia il “Daspo”. La giornalista aveva ricostruito sul Fatto Quotidiano la vicenda delle clip girate nella sede della Camera: a maggio, ad esempio, aveva pubblicato un tour del palazzo di sera.



«In pratica fornisce la planimetria del palazzo», scrisse la giornalista, che ha notato lo stesso tour alcuni giorni dopo, in video condivisi in cui vengono mostrate persone e stanze occupate. «Nulla di illegale», si è sempre difesa l’imprenditrice, ma rischia ora di non poter più accedere alla Camera, visto che il regolamento vieta foto e riprese all’interno dei palazzi istituzionali, infatti è stata aperta un’indagine dal Comitato per la sicurezza di Montecitorio.