MARIA ROSARIA BOCCIA, SPUNTA DIFFIDA DI UN EX

Maria Rosaria Boccia era stata diffidata da un politico per stalking: la nuova puntata del caso costato al ministro Gennaro Sangiuliano il posto è offerta dalla Verità, che ha visionato un documento del 2018. L’ex compagno dell’imprenditrice campana, un assessore campano, le fece notificare una diffida legale in cui affermava di essere stato perseguitato dopo la fine della loro relazione sentimentale, avvenuta a luglio. Il mese dopo la mancata consulente avrebbe comunicato telefonicamente al politico di essere incinta di lui.



Il legale nel documento parla dell’inizio di un «incubo» che ha spinto il suo assistito a cambiare le sue abitudini e lo ha gettato in «un perdurante e grande stato di ansia o di paura». Il quotidiano riporta che Boccia avrebbe annunciato gravidanze anche ad altri uomini, ipotizzando una sorta di modus operandi della donna. L’ex compagno, pur ritenendo «improbabile» la gravidanza, avrebbe rassicurato la donna riguardo il fatto che si sarebbe assunto le sue responsabilità, ma avrebbe voluto un riscontro medico riguardo la gravidanza, che però gli è stato sempre negato.



Poi però gli avrebbe comunicato che il test aveva dato esito negativo. Eppure, sarebbero comunque proseguiti «gli atti persecutori e denigratori», che ha snocciolato. Ad esempio, in un’occasione lo avrebbe inseguito a tutta velocità con l’auto. Quindi, il legale notificò la diffida, anticipando che si sarebbe passati alla denuncia, se non avesse messo fine a quegli episodi.

FEDERICO II SMENTISCE BOCCIA

Ma c’è stato anche uno scoop sulla falsa laurea e il curriculum di Maria Rosaria Boccia: l’Università Federico II di Napoli ha smentito all’Ansa che fosse titolare di una cattedra o avesse un ruolo di assistente ai docenti, come invece riportato sull’account LinkedIn, dove si qualifica come docente universitaria di Scienze della comunicazione e media digitali del master in medicina estetica per questo nuovo anno accademico. Ma l’università in questione ha smentito che sia docente o ricercatrice alle loro dipendenze; non risultano neppure documenti sul servizio di assistenza docenti né che abbia stipulato contratti di docenza.