Maria Rosaria Boccia rischia un indagine per il caso che la vede protagonista insieme al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Lo rivela Il Giornale, secondo cui la procura di Roma starebbe valutando la possibilità di aprire un fascicolo in seguito alla pubblicazione sui social di messaggi e mail private. Lo stesso ministro oggi sarà impegnato in un incontro con i suoi legali per valutare l’ipotesi di un esposto in procura.



I due reati per i quali gli inquirenti potrebbero muoversi riguardano la diffusione illecita di corrispondenza privata, per quanto riguarda la pubblicazione sui social di conversazioni e documenti privati, ed estorsione ai danni di un ministro. Ma è bene precisare che si tratta solo di valutazioni investigative, sebbene comunque la stampa riporti che sarebbe questo il percorso che la procura capitolina avrebbe deciso di intraprendere.



CASO MARIA ROSARIA BOCCIA, DUE IPOTESI DI REATO?

Per quanto riguarda la prima ipotesi di reato, anche se i contenuti che sono stati condivisi non erano diffamatori, la divulgazione di chat di gruppo e mail di lavoro è reato in assenza di consenso. Ma sarebbe più grave, comunque, l’altra ipotesi di reato. A tal proposito, si starebbe cercando di verificare se vi siano i presupposti per ritenere il comportamento di Maria Rosaria Boccia estorsivo. Le date potrebbero essere importanti in tal senso.

Infatti, la pubblicazione di chat e mail si è verificata dopo la mancata nomina a consulente. Il 26 agosto scorso l’imprenditrice campana aveva annunciato sui social la nomina a consigliere per i grandi eventi da parte del ministro Sangiuliano, ma la notizia è stata smentita dal ministero. Così è scoppiato il caso, tra allusioni e pubblicazioni. Il ministro, dal canto suo, ha confermato la relazione affettiva con Boccia, ma negato di aver usato soldi pubblici per i viaggi.



IL SOSPETTO DI UNA REGIA ESTERNA

C’è un altro aspetto da chiarire: da quando è cominciata la frequentazione, Boccia avrebbe registrato e conservato tutto. Da qui l’ipotesi, aggiunge Il Giornale, di una regia esterna. Lo stesso Sangiuliano ha ammesso tale sospetto, alludendo a presunte teorie del complotto al quale per ora non vuole prestarsi, ed è un altro motivo per il quale potrebbe sporgere denuncia in procura, perché anche questo è un aspetto delicato che andrebbe chiarito.

Chi sta invece optando per un profilo basso è Federica Corsini, moglie del ministro, mentre per la Boccia è intervenuto anche il padre, che ai microfoni di Rete 4 ha difeso la figlia definendola «una vittima» di questa vicenda.