Maria Rosaria Omaggio, amatissima attrice di teatro e cinema, ma anche scrittrice e ambasciatrice Unicef, ha raccontato le sue origini. Dal bel rapporto con i genitori fino all’amore per il mondo della recitazione, tutto ai microfoni di “L’Ora Solare” su TV2000: “Ho esordito da giovanissima, a 16 anni, con Pippo Baudo. Io sono nata a Roma ma da parte di papà ho origini partenopee mentre da parte di mamma, toscane. Mamma era bellissima. Papà era abbastanza geloso di lei. Mio padre era ginecologo. Amava le donne, le curava, anche con le parole. Anche se io ero piccola quando l’ho perso, avevo 15 anni, mi è rimasta nel cuore una sua frase: ‘Tante donne pensano di non poter avere bambini, ma basta rassicurarli e loro arrivano’.”



L’amore per il teatro e per il cinema c’è da sempre in Maria Rosaria: “Ho cominciato a recitare a quattro anni. Ci sono dei ricordi che sono piccoli trailer, altri sono fotografie. Ricordo che ero su questa scaletta, poggiata per interpretare Gesù bambino a quattro anni, e la suora diceva: ‘Guarda la madre superiora’. Io mi sono girata e ho detto: ‘È tutto buio, dov’è?’ E questa cosa del buio davanti è stata un grande fascino. Sentivo il pubblico, lo percepivo, ma non lo vedevo. Ogni volta che entro in teatro provo la stessa sensazione”.



Maria Rosaria Omaggio, il cinema e il teatro

L’amore per il cinema nasce da giovanissima per Maria Rosaria Omaggio: “Io guardando la televisione dicevo a papà: “Tu resta qui, io vado lì dentro”. Io avrei voluto fare esattamente quello che ho fatto. Ma se rinasco voglio fare la direttrice d’orchestra. Ogni donna che festeggia l’8 marzo dovrebbe essere un direttore d’orchestra. È un modo di creare la musica ma di utilizzare anche la sensibilità femminile che permette di dire: ‘Adesso tocca a noi’.” 

Si prosegue, tra i luoghi del cuore, con Napoli: “Napoli è l’ultimo film che ho interpretato: Sabato, domenica e lunedì. Un film completamente girato a Posillipo. Un’immersione con De Filippo e Castellitto”. Per l’attrice “Dovremmo tornare al teatro sociale. Conoscere quello che è accaduto ci permette di capire il presente. La violenza sulle donne è una storia che si ripete”. Un altro dei luoghi del cuore è Varsavia, dove è stato girato il film “Walesa, L’uomo della speranza”, nel quale interpreta Oriana Fallaci.