Se c’è una donna a cui dobbiamo il successo prima di Loredana Bertè e poi di Mia Martini, questa è senza dubbio la loro madre, Maria Salvina Dato, che fin da quando erano piccole ha contribuito a forgiarne il carattere artistico facendo ascoltare loro tantissima musica. A 17 anni dalla sua scomparsa, la sorella Leda, che tra tutte è stata quella che si è tenuta più nascosta, esce allo scoperto per raccontare qualche aneddoto sulla loro famiglia. Ed è proprio a Maria Salvina, che imputa la colpa – il merito – di quello che è accaduto negli anni a Loredana e a Mia. Olivia fa sapere che, se Mia ha iniziato a cantare da piccolissima, dobbiamo ringraziare proprio sua madre. La Dato era una grandissima appassionata di musica, e con il suo esempio non faceva altro che incoraggiare le ‘naturali inclinazioni’ di entrambe le figlie. Mimì aveva 12 anni, quando iniziò a muovere i primi passi in questo mondo, presumibilmente accompagnata proprio da colei che per prima l’aveva sostenuta. (agg. di Rossella Pastore)



LA DEDICA ALLA FIGLIA MIMÌ

Maria Salvina Dato è stata la madre di Mia Martini e di Loredana Bertè, oltre che delle loro sorelle Leda e Olivia. Una figura fondamentale per le due artiste, sempre presente nelle loro vite non certo semplici, come racconta la loro storia biografica e come hanno confermato i retroscena rivelati dalla stessa Bertè nel suo libro. Particolarmente commovente è la dedica che Maria Salvina Dato ha rivolto alla sua adorata Mimì. Un esempio di grande forza, di grande amore verso la figlia, non intaccato dal dolore della morte. Parole scritte con il cuore in mano, che riportiamo integralmente di seguito. “Guardo il sole, mentre sale su dal monte verso il cielo. Nella luce del mattino vedo solamente te. E poi, ancora nel tramonto, quando il mare si fa scuro e si accendono le stelle tu sei qui vicino a me. Io penso sempre a te. Io penso sempre a te. Sei l’universo che mi ruota intorno, con quella voce che va dentro al cuore. Quegli occhi spalancati nella notte, una notte che è un’eternità. Mi restano di te tutti i ricordi di quando eri ancora piccolina. Te ne stavi appoggiata alla finestra e ti inventavi canzoni per me. E io penso sempre a te. Io penso sempre a te”.



MARIA SALVINA DATO, MADRE MIA MARTINI: SOPPORTÒ LA VIOLENZA DEL MARITO SULLE FIGLIE (E SU DI LEI?)

Maria Salvina Dato, madre di Mia Martini, non ebbe una vita semplice. Nacque a Bagnara Calabra nel 1925 e si sposò a soli quindici anni con Giuseppe Radames Bertè, dal quale ebbe quattro figlie, ma si separò nel 1965. La donna, insegnante elementare e morta nel 2003 all’età di 78 anni, potrebbe essere anche stata costretta a subire violenze domestiche. Ne è certa Loredana Bertè, che pubblicamente ha spesso definito il padre come un uomo che ragionava con le mani e basta, scagliandosi spesso anche contro la sua consorte, anche se le sue parole sono state smentite dalla sorella di Loredana, Olivia, secondo cui il loro genitore “adorava soprattutto Mimì”. Non vi sono dunque certezze sulle presunte violenze che Giuseppe Radames Bertè avrebbe perpetrato ai danni della moglie, anche se un’altra delle quattro figlie, Leda, raccontò al settimanale “Vero” che da giovanissima fu costretta a studiare sino alle due di notte mentre il padre la vigilava e la percuoteva con un frustino, sotto gli occhi gonfi di lacrime di sua madre. Potrebbe spiegarsi così la successiva separazione tra i coniugi, che provocò forti traumi nella sfera emotiva di Loredana Bertè e di Mia Martini, la quale, probabilmente, non riuscì mai del tutto a mandare giù quell’amaro boccone.

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