Sono stati mandati in onda nel corso della puntata di “Chi l’ha Visto?” di mercoledì 8 luglio 2020 i messaggi audio choc recuperati dalla chat di WhatsApp fra Maria Sestina Arcuri e il suo fidanzato Andrea Landolfi. La 26enne è morta un anno e mezzo fa all’ospedale “Belcolle” di Viterbo, dove è giunta in condizioni critiche nelle prime ore del 4 febbraio 2019, con un trauma alla testa e un’emorragia cerebrale in atto, connesse a una violenta caduta dalle scale. Per lei, nonostante gli sforzi dei medici, non c’è stato nulla da fare: 48 ore più tardi se n’è andata. L’incidente è avvenuto presso l’abitazione della nonna del suo compagno, situata in via Papirio Serangeli, a Ronciglione, e in queste ore la posizione dell’uomo, accusato di aver ucciso la sua dolce metà, si è aggravata. Dalle note vocali rinvenute, si ricostruisce una relazione malata fra i due, nella quale Maria Sestina aveva ripetutamente cercato di intervenire per aiutare Landolfi a chiudere il suo rapporto con l’alcol, ma senza successo alcuno.



MARIA SESTINA ARCURI, LE NOTE VOCALI CHOC: “NON TI RICONOSCO PIÙ”

Nei messaggi risalenti a poco più di due mesi prima della sua scomparsa, Maria Sestina Arcuri dichiarava: “Stavo cercando di recuperare qualcosa, ho paura di tutto. Non sono una che molla subito, ma così non ce la faccio”. E ancora: “La cosa più brutta è che ci credevo veramente, ma guarda dopo ieri sera, dopo quel momento di schizofrenia forte che hai avuto, non ti riconoscevo, mi spingevi…. Sino ad arrivare alla nota inviata tre giorni prima che finisse tutto e che, letta oggi, suona come un sinistro presagio: “Ti amo e lo sai, ma riflettendo a mente lucida ti dico ‘adesso basta’. Una vita così non la voglio… Io per la mia strada, tu per la tua, perché una ragazza come me non la meriti… Io ho cambiato la mia vita per te in modo radicale, sono arrivata a un punto che mi sto chiedendo cosa sto facendo. Ti sto dando tutto, ma tu ti focalizzi su te stesso. Hai continuato a bere, non ce la faccio più. Mi dispiace, ci sto provando in mille modi, ma mi rendi inutile, vuol dire che non sono la persona giusta. Ho solo una vita: viverla così non ha senso”.

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