Quarto Grado
torna ad occuparsi del giallo di Maria Sestina Arcuri, la 26enne della provincia di Cosenza morta il 6 febbraio dopo essere caduta dalle scale dell’abitazione a Ronciglione della nonna del fidanzato, Andrea Landolfi. Ed è proprio un compagno di cella di quest’ultimo a raccontare alla trasmissione di Rete 4 che il 31enne recluso nel carcere di Regina Coeli avrebbe confessato l’omicidio di Sestina: “Eravamo ubriachi e l’ho scaravanteta per le scale”, queste le parole utilizzate da Landolfi per descrivere quanto accaduto la notte tra il 3 e il 4 febbraio 2019. Resta però da chiarire l’attendibilità del supertestimone: l’uomo, laureatosi in carcere, era entrato a far parte del collegio difensivo di Landolfi. Pochi giorni dopo la scelta dell’imputato di cambiare avvocato sono arrivate le dichiarazioni del supertestimone, che a Quarto Grado nega di aver agito per ripicca nei confronti dell’ex compagno di cella: “Io ho sempre avuto la stessa linea. Questo ragazzo era ubriaco, ha avuto un gesto maldestro che ahimè ha causato la morte di questa ragazza. Secondo me non voleva assolutamente uccidere”.
MARIA SESTINA ARCURI, PARLA LA SORELLA DI ANDREA LANDOLFI
Ma Quarto Grado ha sentito anche l’altra campana, quella rappresentata dalla famiglia di Andrea Landolfi e in particolare dalla sorella Virginia: “Nessuno qua ha mai detto che era uno stinco di santo. Lui aveva una dipendenza (dall’alcol, ndr), gli bastava talmente poco poi perché gli facesse male, ma questo non vuol dire che prendeva e andava a menare la gente, assolutamente no. A farlo passare come un assassino non ci sto. Il rapporto con Sestina? Li ho sentiti la sera prima, stavano benissimo, evidentemente lui per la millesima volta l’ha fatta ingelosire e poi sarà continuata a casa. Mi baso sulle parole di mio fratello che mi ha detto che stavano discutendo ma poi quando sono caduti stavano facendo pace. Conoscendo mio fratello, se l’avesse fatto accidentalmente, l’avrebbe detto. Così come ha preferito il rito ordinario all’abbreviato perché ha detto “se mi devo fare 30 anni me li faccio ma da innocente”. Lui ha tentato di togliersi la vita già tre volte ma non perché non accetta che ha ammazzato una ragazza e quindi vuole ammazzarsi, ma perché gli manca la fidanzata, non vede più il figlio da un anno e gli manchiamo noi”.