Novità importanti nel caso di Maria Sestina Arcuri, la giovane 26enne morta nella notte tra il 3 ed il 4 febbraio scorso a Ronciglione. Oggi, come annunciato anche dalla trasmissione Chi l’ha visto, è il giorno dell’udienza davanti al tribunale del Riesame di Roma per la morte della ragazza che sarebbe caduta dalle scale insieme al fidanzato Andrea Landolfi, nell’abitazione della nonna di quest’ultimo. La vicenda è ancora ricca di molti lati oscuri ed anche per questo la procura ha deciso di iscrivere il nome del ragazzo nel registro degli indagati per omicidio e omissione di soccorso. Landolfi non si trova però in carcere in quanto il gip ha rigettato la misura cautelare. Secondo la sua difesa, spiega Fanpage.it, il 30enne non andrà in carcere neppure dopo l’importante udienza di oggi davanti al Tribunale del Riesame. “Siamo tranquilli. Abbiamo letto le carte, studiato gli atti, visto le riprese e ascoltato le intercettazioni. A mio giudizio, non ci sono elementi contro Landolfi. Anzi, sono a favore. E il quadro a favore del mio assistito è assolutamente chiaro. Anche in riferimento a quanto detto su quella notte dal figlio minorenne di Landolfi”, ha spiegato l’avvocato Luca Cococcia. Dunque, secondo la versione della difesa del giovane, la morte di Maria Sestina Arcuri sarebbe da attribuire ad un terribile incidente.



MARIA SESTINA ARCURI, ANCORA GIALLO SULLA MORTE

A pensarla in modo del tutto differente rispetto alla tesi della caduta accidentale dalle scale, sono però i medici legali che hanno esaminato con attenzione il corpo di Maria Sestina Arcuri, ritenendo che e ferite rinvenute non siano compatibili con quelle di una caduta. Andrea Landolfi, di contro, ha sempre riferito della caduta dalle scale e di non essersi accorto che la giovane aveva battuto la testa. La convinzione dei familiari della vittima tuttavia resta un’altra, ovvero che sia stato proprio lui a spingerla, volontariamente, dopo l’ennesima lite forse causata dal troppo alcol assunto la stessa sera in un pub dove avevano trascorso la serata. A destare ancora molti sospetti è anche quanto capitato alla nonna di Landolfi la quale, la stessa sera del presunto incidente dalle scale, si sarebbe recata in ospedale con tre costole incrinate. L’anziana donna 80enne avrebbe cercato di aiutare Maria Sestina a rialzarsi da terra ma il nipote l’avrebbe spinta via così bruscamente da provocarle delle lesioni. E proprio per questo il 30enne è indagato.

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