Maria Teresa D’Abdon è la madre di Monica Ravizza e dal 2003 fa i conti con il dolore incessante per la morte della figlia, uccisa e bruciata dall’ex compagno Diego Armando Mancuso nella sua casa a Milano. Una battaglia, la sua, condotta insieme a tante altre mamme nella sua condizione attraverso l’associazione “Difesa Donne”, nata per supportare le famiglie e le vittime di violenza.



Da anni Maria Teresa D’Abdon combatte perché il dramma di sua figlia non si ripeta, purtroppo smentita dalle cronache che raccontano di femminicidi in costante aumento e di leggi purtroppo ancora inefficaci.

Monica Ravizza, la cui storia è tra le protagoniste della trasmissione di Rete 4 Terzo indizio, è stata brutalmente aggredita nella sua abitazione nella notte tra il 18 e il 19 settembre 2003, i genitori informati del dramma da una vicina di casa che aveva visto del fumo provenire dall’appartamento. Al loro arrivo, Maria Teresa D’Abdon e suo marito – che avrebbe perso qualche anno più tardi, restando vedova – avrebbero trovato inquirenti e Vigili del fuoco già sul posto e avrebbero sperato invano che la loro figlia potesse salvarsi.



Per l’omicidio di Monica Ravizza è stato condannato l’ex compagno, Diego Armando Mancuso, artigiano di origini calabresi con cui la 28enne, incinta all’epoca del delitto, aveva avuto una relazione che aveva deciso di troncare. A processo con rito abbreviato, in primo grado è stato destinatario di una pena a 18 anni e 6 mesi poi ridotti a 16 anni e 8 mesi in appello. Ma dopo 5 anni di detenzione, Mancuso avrebbe goduto di permessi per lavorare fuori dal carcere e nel 2014 sarebbe tornato a piede libero finendo per trovare sistemazione vicino alla casa di Maria Teresa D’Abdon.

La rabbia di Maria Teresa D’Abdon dopo il processo per l’omicidio di Monica Ravizza

Maria Teresa D’Abdon più volte ha parlato in tv della sua storia e del dramma della figlia uccisa nel 2003 dall’ex compagno. Dal palco di Tu sì que vales a La vita in diretta, passando per Verissimo, la madre di Monica Ravizza ha raccontato la tragedia senza nascondere la sua rabbia per l’esito del processo a carico dell’uomo riconosciuto dalla giustizia come l’assassino della 28enne. “Questa persona – ha raccontato la madre di Monica Ravizza in una intervista rilasciata a Silvia Toffanin – dopo 5 anni usciva dal carcere e andava a lavorare, l’hanno messa vicino a casa mia“.



Anni dopo l’omicidio di sua figlia, Maria Teresa D’Abdon ha deciso di incontrare la madre di Diego Armando Mancuso. Un appuntamento in chiesa per un abbraccio dopo un lungo silenzio, poi l’amarezza: “Ha giustificato suo figlio”, ha raccontato la madre di Monica Ravizza a Verissimo, descrivendo così il suo dolore per quel tentativo di dialogo fallito senza possibilità di appello: “Da allora ho detto ‘Basta, finisce qui’. Ho trasformato il mio dolore nella battaglia. Mia figlia è morta, però ho dato un esempio agli altri e insieme ad altre mamme abbiamo deciso di fare un’associazione per aiutare le donne che hanno bisogno d’aiuto. Le proteggiamo – ha aggiunto Maria Teresa D’Abdon –, le diamo la tutela legale e psicologica (…). Per ogni donna che aiutiamo, è come far rivivere tante altre che non ci sono più”.