Pino D’Angiò sulla moglie Maria Teresa: “mi sopporta dal 1979”

Maria Teresa e Francesco sono la moglie e il  figlio Pino D’Angiò, il cantautore di Ma quale idea che torna al Festival di Sanremo 2024 nella serata dei duetti e delle cover per cantare con i Bknr44. Giuseppe Chierchia, questo il suo vero nome all’anagrafe, è felicemente sposato dal 1979 con Maria Teresa, la donna della sua vita con cui ha costruito una bellissima famiglia. Innamorati e complici, i due stanno insieme da 44 anni, anche se il cantautore parlando della compagna ha ironizzato: “mi sopporta dal 1979”. Maria Teresa è sempre stata al fianco del marito che è balzato alla grandissima popolarità nel 1980 grazie alla canzone “Ma quale idea”. Una costante importantissima nella sua vita anche quando il cantante si è ammalato.



“Ho capito che senza una famiglia, l’amore di una moglie e la fede non vai da nessuna parte” – ha dichiarato dalle pagine di Avvenire. Dal loro amore è nato il primo ed unico figlio Francesco. “Quando Francesco era piccolo e mi divertivo un mondo a fare il papà a tempo pieno mi accorsi che un giorno era giù di corda: a scuola gli avevano dato il classico tema “parla della tua famiglia” e questo povero bambino scrisse che i suoi non erano sposati e il papà di mestiere faceva il cantante… Un trauma. Ma l’ha superato brillantemente” – ha raccontato il cantautore.



Pino D’Angiò, la moglie Maria Teresa e il figlio Francesco: “fa un mestiere che non conoscevo”

La presenza della moglie Maria Teresa e della sua famiglia sono state importantissime nella vita di Pino D’Angiò. “Io ho avuto la fortuna, quando ho iniziato questo lavoro, di aver già raggiunto una formazione morale. Nato e cresciuto in una famiglia che aveva girato il mondo, parlavo inglese come gli americani. Questa cosa di fare il cantante l’ho sempre presa come un gioco, un gioco che mi ha impegnato tutta la vita. Le cose importanti che ho imparato son sempre state altre, anzi mio padre ha continuato a chiedermi per anni quando mai avrei iniziato a fare un mestiere normale. Pure quando vincevo i dischi d’oro mio padre mi domandava «Giusé, ma quando ti metterai a lavorare?» (ride). Questa cosa mi piaceva, non mi ha mai messo in difficoltà perché sentivo di avere alle mie spalle una protezione che è quella con cui era cresciuto, quella con cui sono nato e quella con cui sto per morire. Questa è stata la mia vita e questa sarà per quel che rimane. Poi si starà a vedere che cazzo succede” – ha detto il cantautore parlando della sua famiglia.



Sui figlio Francesco, che non ha seguito le sue orme, ha detto: “fa un mestiere che non sapevo neppure esistesse, il “lobbysta”: cura i rapporti tra le aziende e gli enti governativi, insomma interviene affinché le leggi non danneggino le industrie. Questo è quello che ho capito. L’ho tenuto lontanissimo dal mio mondo. L’unica cosa che ho fatto è stato portarlo ai concerti metal, quando era bambino, affinché si spaventasse”.