Maria Teresa Ruta è intervenuta oggi nel corso della trasmissione Storie Italiane per parlare della sua esperienza personale e delle sue preoccupazioni legate alla madre, da sola a Torino senza possibilità di muoversi. Una situazione che preoccupa non poco la conduttrice ospite della trasmissione di Eleonora Daniele e che è scoppiata in lacrime nel pensare alla sua anziana madre distante. “Non esce di casa ma facciamo dei turni e ci sono delle persone di buona volontà che si alternano portandole ciò che le occorre”, ha spiegato la Ruta in collegamento. “La decisione di stare lontana da lei è stata di amore ma anche di grande sofferenza”, ha tenuto a precisare. La scorsa settimana la madre ha compiuto 80 anni. Un compleanno per nulla felice poichè trascorso in totale solitudine, come ricordato dalla figlia, commossa all’idea di sapere la madre da sola. Eleonora Daniele le ha domandato come mai la donne avesse deciso di stare da sola: “è affaticata, come tutte le persone avanti negli anni, da quando è mancato mio papà 2 anni fa mia mamma ha smesso di ridere”, ha spiegato Maria Teresa.
MARIA TERESA RUTA PIANGE PER LA MADRE A STORIE ITALIANE
Ospite di Storie Italiane, Maria Teresa Ruta ha poi espresso un suo pensiero rispetto alle Rsa, tema centrale nel corso della puntata di oggi del programma di Rai1. “Io volevo spendere una parola nei confronti dei figli che per vari motivi portano i propri genitori in una Rsa”, ha esordito. “E’ una decisione drammatica per un figlio, è capitato con mio papà quando è caduto e si è rotto la spalla”, ha aggiunto. Quindi la Ruta ha rivelato che nella sua esperienza era poi iniziato un percorso depressivo che aveva spinto la sua famiglia a portarlo a casa, “ma non siamo stati in grado di seguirlo, poi è entrato in ospedale e purtroppo è morto”, ha proseguito. La Ruta ha ricordato poi i tanti medici, volontari ed infermieri morti a causa del Coronavirus: “tutti hanno dato il massimo ma non eravamo preparati”, ha commentato. Quindi ha ribadito la differenza tra nord e sud e dell’atteggiamento diverso “con i nostri anziani per motivi economici e culturali e proprio quest’ultima caratteristica è fondamentale. E’ una differenza culturale”, ha chiosato.